Il Coni respinge il ricorso dell'Avellino: irpini esclusi dalla Serie B

Il Collegio di Garanzia dello Sport, presieduto da Franco Frattini, ha respinto il ricorso dell’Avellino confermando l’esclusione dal campionato di serie B.

“Il ricorso – ha spiegato l’avvocato Eduardo Chiacchio -…

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Il Collegio di Garanzia dello Sport, presieduto da Franco Frattini, ha respinto il ricorso dell’Avellino confermando l’esclusione dal campionato di serie B.

“Il ricorso – ha spiegato l’avvocato Eduardo Chiacchio – è stato respinto perché non sarebbe stato impugnato per tempo il comunicato ufficiale di maggio. Ma ci sono delle aperture da valutare con la massima attenzione. Bisogna agire subito con un avvocato amministrativista. Oggi finisce la fase sportiva e già da stasera deve aprirsi quella amministrativa, che nel caso sarà al Tar del Lazio”.

L’Avellino prepara il ricorso: rischio Serie B a 23 squadre

“L’Avellino rischia di restare fuori dal campionato di Serie B per un cavillo. Siamo stati trattati in modo infame”. Questo lo sfogo del presidente dell’Avellino, Walter Taccone, al termine dell’udienza di fronte al Collegio di Garanzia dello Sport in mattianta. “Io faccio un altro mestiere, sono un medico e ho messo tanti soldi nell’Avellino – ha aggiunto il numero uno del club campano – Poche settimane fa, ho fatto un aumento di capitale da 3,7 milioni di euro, abbiamo tre fideiussioni in mano ma ora corriamo il rischio di essere eliminati dal calcio per un cavillo, per poche migliaia di euro. Mi appello a questa corte non per me, ma per i tifosi che stanno qui fuori”.

“Se l’Avellino sarà escluso e in futuro dovessimo registrare un’apertura dei termini per altre società per fideiussioni nulle, per non dire false, sarebbe uno scempio all’interno della giustizia sportiva e della Figc e qualcuno dovrebbe porre rimedio, aveva commentato in mattinata dell’avvocato Chiacchio.

Nel corso della mattina, circa un centinaio di ultrà dell’Avellino si sono riuniti in un sit in davanti al Coni, all’altezza dell’obelisco del Foro Italico, in occasione della discussione innanzi al Collegio di Garanzia dello Sport. I tifosi, che hanno intonato cori con fumogeni e tamburi, oltre a contestare il presidente Walter Taccone, sono stati raggruppati dalle forze dell’ordine dietro uno striscione con la scritta “Salviamo l’Avellino“.