Premier, diritti tv esteri: i top club chiedono una nuova divisione dei proventi

I club più importanti della Premier League sono in cerca di una fetta più ampia dei proventi dai diritti tv esteri, con il proprietario del Liverpool John Henry che ha…

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I club più importanti della Premier League sono in cerca di una fetta più ampia dei proventi dai diritti tv esteri, con il proprietario del Liverpool John Henry che ha espresso irritazione per l’attuale sistema di ripartizione che aiuta le cosiddette “piccole”.

Diritti tv esteri Premier, le “big six” chiedono più soldi

Insieme al resto delle “big six”, il Liverpool lo scorso anno non è riuscito ad ottenere un accordo su una nuova formula che ponesse fine alla divisione equa delle entrate provenienti dai diritti tv esteri. Ma i colloqui sono proseguiti e la questione è destinata ad essere il punto di discussione principale all’incontro annuale della lega di giovedì.

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Diritti tv esteri Premier, si cerca una ripartizione che tenga conto della classifica finale

«Tutti in campionato sanno quale sia l’apporto dei grandi club al valore dei diritti tv esteri, ma non ci sono i voti necessari a modificare qualcosa che avrebbe dovuto cambiare già da tempo». Circa la metà dei club a ottobre ha accettato di spalmare il 35% dei diritti tv esteri in base alle posizioni in classifica, ma ogni cambiamento richiede l’approvazione di 14 squadre. Per quanto riguarda i diritti tv domestici, vi è un’assegnazione meritocratica delle entrate, metà delle quali è assegnata in base al piazzamento finale del club. La metà restante è divisa equamente, dando ad ogni squadra 34,8 milioni di sterline.

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«A causa di questo accordo e dei paracadutate per i club retrocessi, i primi tre club ogni anno in Premier League ricevono meno proventi dai diritti tv rispetto ai tre club ultimi classificati, se si considerano anche i paracadute. È difficile immaginare che questo continui ancora per molto» ha detto Henry.