Uefa, il Comitato Esecutivo approva il Fair Play Finanziario 2.0

Fair Play Finanziario 2.0 – Tra le decisioni adottate dal Comitato Esecutivo UEFA, nella giornata di ieri è arrivata l’approvazione della nuova edizione dei regolamenti sulle licenze per club e sul…

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Fair Play Finanziario 2.0 – Tra le decisioni adottate dal Comitato Esecutivo UEFA, nella giornata di ieri è arrivata l’approvazione della nuova edizione dei regolamenti sulle licenze per club e sul fair play finanziario (il cosiddetto FPF 2.0), per rafforzare ulteriormente le regole esistenti e adattarle a un panorama calcistico in continua evoluzione.

Fair Play Finanziario 2.0, più attenzione ai procuratori e nuovi parametri di valutazione

Come riporta il sito della UEFA, si è trattato di una svolta, una revisione completa ed esaustiva in collaborazione con le federazioni nazionali e altri portatori di interesse (ECA, leghe calcio europee, FIFPro Europe).

Queste le decisioni adottate:

  • In primo luogo, i nuovi regolamenti aumenteranno la trasparenza perché i club saranno obbligati a pubblicare le loro informazioni finanziarie, compresi i pagamenti ai procuratori;
  • In secondo luogo, ci sarà una maggiore armonizzazione dei principi di rendicontazione finanziaria e contabile sulle transazioni calcistiche, con requisiti contabili specifici per il trasferimento dei giocatori;
  • In terzo luogo, si adotterà un approccio più proattivo per anticipare eventuali problemi finanziari, con una serie di nuovi indicatori che consentiranno un monitoraggio più attento dei budget da parte dell’Organo di controllo finanziario dei club (CFCB). Gli indicatori sono: rapporto di debito sostenibile, che migliorerà il monitoraggio della posizione debitoria dei club, e indicatore di deficit per trasferimenti dei giocatori, che migliorerà il monitoraggio dei trasferimenti da parte dei club che superano una determinata spesa.

Infine, è prevista l’introduzione di diversi requisiti per garantire una migliore protezione e formazione dei giovani calciatori (introduzione di criteri di tutela dei minori, nuovi requisiti medici e migliori programmi di sviluppo giovanile), oltre che per migliorare gli standard e favorire la crescita del calcio femminile in Europa.

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