La riforma sulle seconde squadre divide: Serie B sul piede di guerra

La riforma delle seconde squadre divide: non tutti, infatti, hanno accolto positivamente la decisione della FIGC di introdurre le squadre B già dalla prossima stagione.

Su tutte, la Lega Serie B,…

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La riforma delle seconde squadre divide: non tutti, infatti, hanno accolto positivamente la decisione della FIGC di introdurre le squadre B già dalla prossima stagione.

Su tutte, la Lega Serie B, che ha annunciato la convocazione di un’assemblea straordinaria di Lega per il prossimo 21 maggio, in cui la discussione riguarderà principalmente, appunto, l’introduzione delle seconde squadre nel prossimo campionato di serie C con la possibilità di promozione in B.

Il presidente della Lega B Mauro Balata “contesta con forza il contenuto ed il percorso seguito dalla Federazione – è scritto in una nota della Lega di B – ‘caratterizzato da una totale assenza di confronto e condivisione, oltre che dannoso per la natura e la specificità della Serie B di valorizzazione dei giovani, territorialità dei club e competitività e regolarità del torneo. Con gravissimi danni economici per i club e di interesse per i tifosi”.

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“D’accordo con le società – prosegue la nota – si è deciso di convocare al più presto un’Assemblea straordinaria al fine di adottare iniziative finalizzate a richiedere la revoca e/o modifica del provvedimento. Gli organi della Lega B sono in ogni caso mobilitati in sede permanente per adottare ogni iniziativa ritenuta utile per contrastare tale provvedimento anche relativamente ai playoff ed ai playout della corrente stagione sportiva e al blocco del campionato della prossima”.

Qualche voce contraria, inoltre, è arrivata anche dalla Serie D. Il nuovo format dei ripescaggi, in cui viene data preferenza alle seconde squadre dei club di Serie A rispetto alle retrocesse di Lega Pro e chi vince il playoff di Serie D, ha infatti ridotto notevolmente i posti per la Lega Dilettanti, e tra gli addetti ai lavori c’è chi storce il naso.

“A chi giova? Chi e cosa cè dietro? Chi ci guadagna veramente? Quali sarebbero i vantaggi? E le ultime giornate con città storiche che si giocano la vita e questi che fanno le sfilate di moda che succede? Ma semplicemente rifare il campionato De Martino no?”, ha twittato polemicamente Cristiano Lucarelli, ex attaccante del Livorno e oggi allenatore del Catania.