«Ribadisco l’impegno della mia famiglia, che non vuole e non deve mai mancare: c’è interesse a valorizzare questo asset e continuare a investire nel Milan». E’ quanto sottolineato da Barbara Berlusconi nella sua prima conferenza stampa da amministratore delegato del club, presentando la nuova sede della società rossonera in via Aldo Rossi, in Zona Portello.
La nuova sede del Milan, ha spiegato la figlia di Silvio Berlusconi, fa parte di una «strategia per aumentare ricavi e risorse da dedicare a giocatori per i futuri successi del club». Emozionata per la prima conferenza stampa da a.d. e vice presidente del club, Barbara ha presentato il nuovo palazzo di 9mila metri quadrati che ospita uffici, museo, ristorante e negozio del Milan. «Gli obiettivi commerciali si collocano in almeno un triennio», ha spiegato, «investire su questo luogo ci può permettere di guardare al futuro crescendo».
Dopo la nuova sede «primo risultato tangibile della voglia di cambiare e ripensare al modello di sviluppo del nostro club», c’è lo stadio di proprietà nei piani del Milan. «Anche lo stadio è stato al vaglio negli ultimi mesi», ha confermato Barbara Berlusconi, «ci permetterà di fare un balzo in avanti e continuare a competere con i club più forti dal punto di vista commerciale e sportivo in Europa». Presentando la nuova sede del club, che da novembre è stata trasferita da via Turati al Portello, l’ad responsabile del settore commerciale ha scelto di «partire dal concetto di famiglia, perché per me il Milan è molto più di una semplice azienda. Quando una famiglia deve progettare il suo futuro – ha continuato – deve partire dalla casa e noi ne avevamo bisogno di una moderna e funzionale per affrontare le sfide del futuro, un luogo di incontro e relazione con i tifosi, una realtà aperta alla città di Milano, all’Italia e a tutto il mondo».
Per quanto riguarda invece il momento sportivo del Milan, Barbara Berlusconi è stata meno severa che nel recente passato, quando aveva criticato apertamente l’operato dell’altro ad Adriano Galliani, attualmente responsabile dell’area sportiva. «Non si può ridurre il valore del Milan a una sola stagione con risultati non brillanti. Il mio rapporto con Adriano Galliani in questo momento è estremamente positivo», ha spiegato Barbara Berlusconi. «C’è stato un confronto anche duro sulle visioni – ha spiegato la figlia del presidente rossonero – abbiamo discusso a lungo, ora abbiamo ritrovato intento comune rapporto sereno, speriamo assai costruttivo per quello che verrà».
«Io non sono preoccupata», ha poi assicurato la figlia dell’ex premier, ribadendo che «mio padre e Finimvest vogliono continuare a credere in questo asset». La figlia del presidente rossonero si è inoltre soffermata sulle ingenti risorse che ogni anno la capogruppo ha iniettato nelle casse del club per coprirne le perdite (circa 250 milioni di euro negli ultimi 5 anni). «Speriamo di dare più serenità a Fininvest», ha affermato Barbara Berlusconi, «negli ultimi due anni sono state contenute le perdite in modo significativo, con un sostanziale pareggio rispetto anni precedenti. L’anno prossimo – ha notato l’ad rossonera – per la mancata qualificazione alla Champions il bilancio può essere differente, e penso che a quello si riferisse mio padre. Come famiglia continueremo a investire, ovviamente non può essere una iniziatica commerciale a risanare conti ma l’insieme delle iniziative».
ALLO STUDIO CESSIONE DEL 20-30% DEL CLUB MA IN FUTURO NON ESCLUSA LA BORSA
«Negli ultimi mesi sui giornali si è parlato di cessione di quote del Milan, non è corretto, la mia famiglia crede molto in questo asset», ha spiegato Barbara Berlusconi, sottolineando che «diverso è il discorso relativo a una partnership, che ci permetterebbe approcciare a esperienze come la costruzione dello stadio con più serenità». «Il mio prossimo viaggio in Medio Oriente e altri futuri negli Stati Uniti – ha aggiunto – sono finalizzati anche a verificare se si possono fare simili partnership». L’ad rossonero ha precisato che «è in corso una valutazione per la cessione di una quota minoritaria», ma non più del 20-30%, è ha fatto il nome, tra i soggetti che potrebbero essere sondati, della compagnia area Emirates.
Aperture sono arrivate anche su una possibile quotazione in borsa del Milan. «Perche no? In futuro…», ha risposto Barbara Berlusconi ai cronisti. «Al momento – ha aggiunto – non la stiamo ancora vagliando, forse nei prossimi anni».