La Serie A può raggiungere 1,5 miliardi di ricavi a stagione dai diritti tv. Entro il prossimo 7 maggio i broadcasters potranno infatti fare offerte per i diritti tv della Coppa Italia e della Supercoppa italiana per il prossimo triennio, ovverosia l’ultima tranche di diritti messi in vendita dalla Lega.
Ad oggi, la Lega Serie A ha ottenuto 1,421 miliardi di euro a stagione: la quota maggiore arriva dai diritti tv del campionato, con Mediapro che ha portato 1,050 miliardi per ciascuna delle tre prossime stagioni, fino al 2021. Una situazione in evoluzione, in attesa di conoscere la decisione del tribunale di Milano sul ricorso presentato da Sky in relazione al bando del gruppo spagnolo.
Sicuri, invece, sono i 371 milioni derivanti dai diritti tv internazionali del campionato. L’Assemblea della Lega Serie A ha assegnato i Diritti Audiovisivi Internazionali della Serie A per il triennio 2018-2021 per un valore complessivo di 371 milioni di euro a stagione, con l’agenzia IMG ad aggiudicarsi i diritti global del campionato e del pacchetto betting e RAI assegnataria di quelli per le comunità italiane all’estero.
Al momento attuale, quindi, la cifra complessiva è pari a 1,421 miliardi di euro l’anno. Ad avvicinare la cifra agli 1,5 milardi di euro a stagione saranno Coppa Italia e Supercoppa.
L’obiettivo fissato dalla Lega Serie A si aggira sui 60 milioni di euro complessivi tra diritti tv nazionali e internazionali. Tuttavia, l’alto interesse a livello nazionale, con Rai e Mediaset entrambe interessate ai diritti visti gli ottimi risultati della Coppa Italia in termini di ascolti nelle ultime stagioni, potrebbe spingere verso l’alto la cifra.
Diritti tv, la Lega punta a 50 milioni annui per Coppa Italia e Supercoppa
Nel precedente triennio, le due coppe sono valse circa 50 milioni di euro: 22 milioni a livello nazionale, circa 26 a livello internazionale. L’offerta minima per la Coppa Italia per il prossimo triennio sarà di 30 milioni, che vedrà probabilmente un rialzo visto l’interesse: con un’offerta da 40 milioni anche per l’estero (dove non è presente, invece, una base d’asta), potrebbe così essere raggiunto l’obiettivo 1,5 miliardi di euro a stagione.