Le big della Premier di nuovo all'attacco sull'equa distribuzione dei diritti tv

La lotta delle sei big della Premier League sui diritti tv è pronta a riprendere. Dopo una prima sconfitta sulla questione lo scorso ottobre, ora le più importanti squadre inglesi…

logo premier league

La lotta delle sei big della Premier League sui diritti tv è pronta a riprendere. Dopo una prima sconfitta sulla questione lo scorso ottobre, ora le più importanti squadre inglesi sarebbero pronte di nuovo ad attaccare.

Al centro della vicenda i ricavi diritti tv provenienti dall’estero. Fin dalla creazione della Premier League, infatti, i club si sono suddivisi in parti uguali i diritti tv provenienti dall’estero: nell’ultima stagione, le squadre si sono divise complessivamente 780 milioni di sterline, pari a circa 39 milioni di sterline ciascuna. Ora però le sei grandi reputano che vada rivista la distribuzione, poiché sono loro a trascinare anche le altre squadre e l’intero campionato per quanto riguarda la visibilità all’estero.

diritti tv premier league 2016 2017

Nella prima votazione dello scorso ottobre, le sei grandi sono state sconfitte: ora però l’argomento potrebbe tornare di attualità. Il presidente della Premier League, Richard Scudamore, ha dichiarato ai club che desidera che il controverso problema venga risolto durante la riunione estiva, fissata per il prossimo giurgno, per porre fine a qualsiasi incertezza.

Sembra difficile, tuttavia, che le big riescano a raggiungere la maggioranza di 14 voti per arrivare alla modifica: insieme a Manchester United, Manchester City, Chelsea, Tottenham, Arsenal e Liverpool si sono schierate anche Everton, Leicester e West Ham, ma non basta. Tuttavia, qualcosa potrebbe cambiare in seguito alle retrocessioni: 2/3 squadre di quelle impegnate per non retrocedere sarebbero tra i principali oppositori, con il loro voto che verrà trasmesso alle società promosse dalla Championship (le cui posizioni sull’argomento ad oggi non sono ancora chiare).

(foto insidefoto.com)

La proposta messa sul piatto da parte delle sei grandi (e anche dal presidente Scudamore per provare a trovare una soluzione allo scontro) è quella di trasformare l’attuale equa distribuzione in un sistema di ripartizione a scalare in base alla posizione in classifica. In base a questa proposta, nella scorsa stagione l’ultima in classifica avrebbe ricevuto 25 milioni di sterline, contro i 39 incassati grazie all’equa distribuzione. Idea che, tuttavia, non ha finora trovato d’accordo la maggioranza delle squadre della Premier League.