Zvonimir Boban ricopre il ruolo di vicesegretario generale della FIFA per lo sviluppo del calcio e l’organizzazione di competizioni dal 2016. L’ex calciatore croato del Milan ha vissuto appieno il passaggio all’utilizzo del Var, una questione di cui ha parlato in un’intervista a “La Gazzetta dello Sport”. «La Var, oltre a preservare arbitri e un giusto risultato, offre un messaggio di trasparenza e chiarezza, togliendo ogni retropensiero malizioso», ha subito affermato, mostrando tutto il suo favore nei confronti della tecnologia.
Boban sul Var, risposta agli scettici sulle interruzioni del gioco
Poi una risposta agli scettici, secondo i quali il calcio è uno sport fluido e le interruzioni lo snaturano: «Ma il calcio non è un gioco fluido: l’introduzione della Var non disturba e non influisce. Il tempo giocato nel ultimo Mondiale era 57,5 minuti. Si perdono gli altri 33′ in tanti modi: 9′ per le punizioni, 7′ per i falli laterali, quasi 6′ per rinvii del portiere, più di 4′ sugli angoli… E la Var è usata col gioco già fermo. In media la review si usa una volta ogni 3 gare: la Var prende circa l’1 % del tempo a match… Comunque, la tecnologia non sarà mai perfetta: ci sono di mezzo degli uomini con le loro decisioni e interpretazioni, aiutati da un mezzo straordinario».
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Boban sul Var, maggiore trasparenza anche per i tifosi
Infine Boban parla di un’importante novità, che il Var metterà in campo durante i Mondiali: «Le immagini fondamentali passeranno mentre il gioco scorre. Cercheremo di migliorare ancora per informare tutti in nome della trasparenza. Avremo pure la scritta che spiegherà perché si è presa quella decisione».