Anche la Roma pensa a un bond per la costruzione del nuovo stadio

Bond Roma. Un bond sottoscritto da investitori istituzionali, è questa l’ultima idea della Roma e del presidente James Pallotta, al lavoro sul progetto del nuovo stadio del club giallorosso.

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Bond Roma. Un bond sottoscritto da investitori istituzionali, è questa l’ultima idea della Roma e del presidente James Pallotta, al lavoro sul progetto del nuovo stadio del club giallorosso. Come abbiamo scritto nelle settimane passate, James Pallotta starebbe infatti finalizzando una trattativa con Goldman Sachs (come book runner) e con altri istituti per ottenere un finanziamento volto alla costruzione del nuovo stadio e per la realizzazione delle altre opere adiacenti alla struttura da 52.500 posti a sedere (estendibile a 60mila).

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Come riportato da “Il Sole 24 ore”, l’obiettivo sarebbe ottenere un prestito tra i 300 e i 400 milioni. E la struttura finanziaria che potrebbe essere prescelta per il nuovo stadio, come è ormai consuetudine per molti club di serie A, potrebbe essere proprio quella dell’emissione di un bond per investitori istituzionali, con determinate garanzie sottostanti. Anche se, al momento, l’emissione dell’obbligazione per lo stadio non sarebbe ancora stata definita e preferita rispetto a linee di credito più tradizionali.

Il presidente della Roma, James Pallotta (Insidefoto.com)
Il presidente della Roma, James Pallotta (Insidefoto.com)

I legami tra Pallotta e Goldman Sachs sono, del resto, molto forti. La banca d’affari americana ha già in pegno il 100% della veicolo Stadio Tdv di proprietà del Neep Roma Holding (la cassaforte che fa capo a Pallotta e che controlla la Roma). Non è inoltre da escludere che proprio la finalizzazione del progetto stadio della As Roma possa diventare l’ultimo sforzo di Pallotta prima di prendere la decisione di cedere il club giallorosso.

Così a parlato sulla questione bond Fabrizio Vettosi, economista e fund manager: «Stiamo assistendo nel calcio a un’euforia di riflesso che perviene dai mercati finanziari. Oggi l’accesso diretto al mercato finanziario è molto facile alla luce dell’enorme liquidità in circolazione. I bond sono quindi uno strumento perfetto. Il calcio resta comunque un’industria difficile da gestire e sostenere nell’attuale contesto normativo ed organizzativo».