Premier League, cresce il numero di gare live in tv: dal 2019 saranno almeno 190

Dal 2019 aumenteranno le partite della Premier League trasmesse in tv in Inghilterra. I presidenti dei club inglesi hanno infatti votato all’unanimità la modifica, inserita nel nuovo bando per i…

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Dal 2019 aumenteranno le partite della Premier League trasmesse in tv in Inghilterra. I presidenti dei club inglesi hanno infatti votato all’unanimità la modifica, inserita nel nuovo bando per i diritti tv .

I presidenti hanno infatti scelto di passare dalle attuali 168 partite trasmesse live ad una cifra tra 190 e 210 per tutto il triennio 2019/2022. Una scelta dettata soprattutto dalla volontà di aumentare ulteriormente i ricavi da diritti tv, che fanno già ad oggi della Premier il campionato calcistico più ricco del mondo.

L’esultanza dei giocatori del Manchester City (foto Insidefoto.com)

Il nuovo bando per l’asta 2019/22 sarà probabilmente pronto entro Natale: la Premier League aveva già confermato a Ofcom, il garante britannico delle telecomunicazioni, di voler far crescere il numero di partite live. Non è stato invece rivelato se la scelta dei presidenti fosse quella di scegliere una configurazione da 190, 200 o 210 partite trasmesse in diretta. Un numero in costante aumento: tra il 1992 e il 2001 le sfide trasmesse erano solamente 60 a stagioni, passate poi a 168 nelle ultime annate.

Con l’aumento del numero di partite, è probabile che la Premier League cambi anche orari: si parla, ad esempio, di una finestra per una gara al sabato sera, una novità in Inghilterra, oltre alle gare infrasettimanali e alle solite giornate disputate durante le festività. Tutto ciò nonostante la Federazione dei tifosi abbia espresso preoccupazione e perplessità per l’effetto delle novità, spingendo comunque per il mantenimento della finestra del sabato alle 15.

(foto Insidefoto.com)

La riunione di giovedì a Londra in cui è stata approvata la modifica è la prima in cui si sono ritrovati nella stessa sala i rappresentanti delle sei grandi (Arsenal, Chelsea, Liverpool, Tottenham Hotspur, Manchester City e Manchester United) con il resto dei dirigenti, dopo la polemica relativa ai diritti tv internazionali: le big, infatti, avevano chiesto venisse cambiata la suddivisione (cioè che la cifra proveniente dai diritti esteri non fosse più equamente distribuita tra tutte e 20 le squadre, ma venisse distribuita in base al piazzamento in classifica), proposta respinta dalle società medio piccole. Tuttavia, dall’incontro di giovedì è filtrato ottimismo da parte di tutte le società, anche perché si va verso un nuovo aumento degli incassi delle televisioni per l’intera Premier.