Barcellona, rottura definitiva con Qatar Airways: al centro l'affare Neymar

Rottura definitiva tra Barcellona e Qatar Airways. La compagnia aerea non sarà infatti più partner dei blaugrana.

Dopo la conclusione dell’accordo per la sponsorizzazione della divisa di Messi e compagni (contratto…

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Rottura definitiva tra Barcellona e Qatar Airways. La compagnia aerea non sarà infatti più partner dei blaugrana.

Dopo la conclusione dell’accordo per la sponsorizzazione della divisa di Messi e compagni (contratto scaduto lo scorso 30 giugno), infatti, le due società erano al lavoro per proseguire la partnership in diversa maniera. L’idea era quella di rendere Qatar Airways la compagnia aerea ufficiale del club catalano, con tanto di accordo già trovato: lo scorso marzo infatti era già stato redatto il contratto, che avrebbe portato nelle casse dei blaugrana circa 12,5 milioni di euro annui per quattro stagioni.

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Un contratto, però, mai controfirmato dalle parti. L’affare Neymar ha infatti incrinato i rapporti, visto l’impatto del Qatar nella trattativa che ha portato l’attaccante brasiliano a vestire la maglia del Paris Saint-Germain. Tanto che, secondo quanto riporta il quotidiano spagnolo Mundo Deportivo, finché Bartomeu rimarrà al vertice del Barcellona non sarà più fatto alcun accordo e non saranno più intrattenuti rapporti con il paese arabo.

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Neymar e il presidente del PSG Nasser Al Khelaifi (Foto insidefoto.com)

Nel frattempo, i blaugrana cercano altri modi per incrementare i ricavi. Obiettivo principale è quello di trovare uno sponsor per la divisa da allenamento: un accordo dal quale il Barça punta ad ottenere circa 15 milioni di euro annui. Intanto, si va verso il rinnovo della partnership con Beko, che è sponsor di manica dal 2014 e lo sarà fino al 2018, permettendo alla società catalana di incassare circa 10 milioni di euro a stagione. E a proposito di sponsor, il Barcellona starebbe anche rivedendo le stime per i naming rights del nuovo Camp Nou: i vertici del club ritengono di poter ottenere anche più dei 200 milioni di euro inizialmente stimati.