Reato di bagarinaggio, il ministero dello sport studia l'introduzione

Il ministero dello sport vuole aprire un dossier per studiare l’introduzione nel sistema italiano del reato di bagarinaggio. Questo è molti altri provvedimenti sono contenuti nelle linee dei prossimi interventi…

CALCIO; ROMA MILAN SERIE A

Il ministero dello sport vuole aprire un dossier per studiare l’introduzione nel sistema italiano del reato di bagarinaggio. Questo è molti altri provvedimenti sono contenuti nelle linee dei prossimi interventi in materia di sport e in particolare di calcio.

Il ministro dello Sport, Luca Lotti ne ha parlato nel corso dell’intervento davanti alla Commissione parlamentare antimafia.

Con la seduta odierna si è concluso il lavoro dell’Antimafia sul filone “Mafia e Sport” che in questi mesi ha visto sfilare, tra gli altri, davanti alla Commissione presieduta da Rosy Bindi il presidente della Figc Carlo Tavecchio, commissario della Lega di Serie A, numerosi presidenti di club di calcio, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, il capo della polizia, Franco Gabrielli, il procuratore federale della Figc Giuseppe Pecoraro, alcuni pm, avvocati e giornalisti.

Lotti: «Non dobbiamo criminalizzare i tifosi: i nemici del calcio sono i delinquenti»

Sul fronte dei provvedimenti, il ministro NON si è mostrato contrario all’ipotesi, avanzata dal coordinatore del comitato Mafia e sport dell’Antimafia, Marco Di Lello, di prevedere il reato di bagarinaggio, (“se ci dovesse essere una proposta, non sono a priori contrario, dobbiamo però vedere come interagisce con gli altri ministeri”).

Rispondendo poi a numerose domande dei parlamentari, Lotti ha annunciato che il 23 settembre verrà siglato un protocollo con il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli per finanziare congiuntamente progetti di sport nelle scuole; si è augurato che il Comitato mafia e sport possa essere confermato già nella prossima legislatura; ha chiarito infine che la revisione della legge quadro 91/81 è un obiettivo di legislatura “che questo ministero non può porsi in un solo anno di mandato” mentre il ddl suoi procuratori sportivi “è una materia complessa ma il governo vuole intervenire”.

Infine Lotti ha evidenziato che “la governance della Lega di A non compete al ministero ma è un input che ho continuamente dato alla Lega negli ultimi 4 mesi: sembra che dall’ultima assemblea un passo avanti si sia fatto”.