Di Francesco boccia il VAR, poi scherza: "Totti? Giochiamo come dice lui" [VIDEO]

Di Francesco boccia il Var: troppe sospensioni. “La designazione di Orsato per la gara con la Samp dopo l’errore della Var con l’Inter? Non mi piace mai parlare degli arbitri,…

Di Francesco boccia il VAR

Di Francesco boccia il Var: troppe sospensioni. “La designazione di Orsato per la gara con la Samp dopo l’errore della Var con l’Inter? Non mi piace mai parlare degli arbitri, a volte non so nemmeno chi abbiamo e forse è un difetto, ma cerco di preparare la mia squadra cercando di non lamentarmi. Per quanto riguarda il Var poi, io accetto tutte le innovazioni però non sono contentissimo in generale, magari più avanti dirò qualcosa di diverso. Ma non è legato all’episodio con l’Inter, sono convinto che l’errore sarà sempre dietro l’angolo”, sottolinea Di Francesco proseguendo: “Non mi piacciono tutte queste sospensioni, la partita diventa come un thriller in tv dove da un momento all’altro può succedere qualcosa, questa è la mia sensazione. Non mi piace tanto ma è giusto accettarla e andare avanti, al di là di chi è l’arbitro domani che non mi interessa”.

 

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La gara in programma domani a Marassi tra Sampdoria e Roma è stata, ufficialmente, posticipata a data da destinarsi a causa delle condizioni atmosferiche che imperversano in Liguria. Alla luce della situazione, ci sono possibilità concrete che Schick, che si è infortunato in allenamento, torni a disposizione del tecnico della Roma per il match contro i blucerchiati. Difficile per la sfida di Champions contro l’Atletico Madrid in calendario la prossima settimana: “Schick ha avuto un piccolo problemino durante l’allenamento ed è uscito anzitempo. Molto difficilmente sarà disponibile per domani. Valuteremo oggi il suo utilizzo per la partita successiva”.

 

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Di Francesco chiude parlando di Francesco Totti, ora dirigente della Roma e che il 18 settembre inizierà il corso da allenatore “Uefa B”. “È giusto per lui fare questo percorso; poi, da grande capirà quello che vuol fare veramente. Quello che gli dico è di fare sempre tutto con grande passione e con la voglia di migliorarsi ogni giorno, senza sentirsi mai arrivato. Ma lui è molto intelligente”, dichiara l’allenatore abruzzese, che chiude con ironia: “Già si è presentato nel mio spogliatoio a muovere le pedine sulla lavagna. Gli ho detto: vuoi allenare al posto mio? Con Francesco ci confrontiamo spesso e anche lui vuole giocare col 4-3-3, per questo continuo ad utilizzare questo modulo…”.

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