PSG, ecco su cosa indaga l'UEFA: come funziona il regolamento FPF sul break-even


L’indagine dell’Uefa nei confronti del Paris Saint-Germain, come si legge nella nota della federcalcio, si incentrerà sulla possibile violazione del regolamento del Fair Play Finanziario per quanto riguarda il…

Barcellona Neymar

L’indagine dell’Uefa nei confronti del Paris Saint-Germain, come si legge nella nota della federcalcio, si incentrerà sulla possibile violazione del regolamento del Fair Play Finanziario per quanto riguarda il break-even.

«L’inchiesta sarà incentrata sulla conformità del pareggio di bilancio (break-even), in particolare dopo i recenti trasferimenti della finestra di mercato estiva», è quanto scrive l’Uefa. Ma come funziona il regolamento sul break-even?

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Il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin (Insidefoto.com)

Intanto, ecco alcune parole chiave:

Break even result (articolo 60) – Il break even result è la differenza tra ricavi pertinenti (ai fini del FFP) e spese pertinenti (ai fini del FFP). Se questa differenza è positiva si parla di break even surplus, se invece è negativa di break even deficit;

Aggregate break even result (articolo 60) – È la somma dei break even result di ciascun periodo di monitoriaggio (monitoring period) considerato;

Monitoring period (articolo 59) – E’ il periodo di tempo in cui un club viene valutato ai fini del rispetto del requisito del break-even. Di regola si riferisce a tre esercizi (reporting period). Ad esempio, il periodo di monitoraggio relativo alla concessione delle licenze Uefa per la stagione 2018/19 copre gli esercizi che termineranno nel 2018 (periodo di riferimento T), 2017 (periodo di riferimento T-1) e 2016 (periodo di riferimento T-2);

Acceptable deviation (articolo 61) – E il massimo del disavanzo (break even deficit) aggregato consentito affinché un club sia considerato conforme al requisito del break even. La deviazione massima accettata è un break even deficit aggregato di 5 milioni su tre periodi di monitoraggio (T, T-1 e T-2) oppure un break even deficit aggregato di 30 milioni su tre periodi di monitoraggio (T, T-1 e T-2), a condizione che gli azionisti provvedano a ripianare il deficit attraverso aumento di capitale.

Nasser Al Khelaifi, Presidente PSG (Insidefoto)
Nasser Al Khelaifi, Presidente PSG (Insidefoto)

In sostanza, quindi, nei tre periodi di monitoraggio (T, T-1 e T-2, che per considerare l’affare Neymar dovranno fare riferimento agli anni 2016, 2017 e 2018), il Paris Saint-Germain non potrà avere una perdita superiore ai 30 milioni di euro. A livello di bilancio, l’esercizio al 30 giugno 2016 si era concluso, per i francesi, con un utile di 10 milioni di euro: non è detto, però, corrisponda al break even result per il 2016. Dai conti delle società, infatti, vanno considerati solamente ricavi pertinenti (ai fini del FFP) e spese pertinenti (ai fini del FFP). Quali sono, però, questi ricavi e spese pertinenti? Nel seguente documento, vi presentiamo la lista integrale (in inglese).

[pdf-embedder url=”https://www.calcioefinanza.it/wp-content/uploads/2017/09/Regolamento-FPF.pdf” title=”Costi e ricavi pertinenti FPF”]

In chiave Paris Saint-Germain, inoltre, va considerato un altro aspetto: i ricavi e costi pertinenti da parti correlati verranno valutati e riportati al fair value. Si tratta di un valore che non è stabilito a priori, ma che viene analizzato da una società “terza” rispetto a Uefa e club (l’importante è che, ovviamente, non esista alcun conflitto di interessi). Per quanto riguarda gli sponsor, oltre al fair value della stessa (uno sponsor sui pantaloncini, per fare un esempio qualsiasi portato all’eccesso, non può valere 100 milioni), fondamentale è una percentuale, il 30%: una sponsorizzazione da parte di una parte correlata non può superare tale percentuale rispetto al totale dei ricavi.

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Neymar e il presidente del PSG Nasser Al Khelaifi (Foto insidefoto.com)

In aggiunta, la Camera Investigativa dell’Organo di Controllo Finanziario per Club della UEFA può anche richiedere altri dati a livello finanziari. In particolare, può richiedere informazioni che dimostrino come:

  • gli stipendi non superino il 70% dei ricavi complessivi;
  • il debito netto non superi il 100% dei ricavi complessivi.

Nell’occhio dell’Uefa (che, va detto, anche prima dell’ufficializzazione investigava il PSG come qualsiasi altro club partecipante alle coppe europee), quindi, sarà tutto questo: si tratta di una parte dell’intero regolamento del Fair Play Finanziario, di cui vi mettiamo a disposizione il documento.

[pdf-embedder url=”https://www.calcioefinanza.it/wp-content/uploads/2017/09/Regolamento-FPF-1.pdf” title=”Regolamento integrale FPF”]