Olimpiadi, c'è l'accordo: a Parigi i Giochi 2024, a Los Angeles quelli del 2028

Accordo fatto: Parigi ospiterà le Olimpiadi del 2024 e Los Angeles quelle del 2028. La città degli Angeli ha raggiunto un accordo con le autorità organizzatrici, risolvendo la disputa fra…

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Accordo fatto: Parigi ospiterà le Olimpiadi del 2024 e Los Angeles quelle del 2028. La città degli Angeli ha raggiunto un accordo con le autorità organizzatrici, risolvendo la disputa fra le due città.

Entrambe, infatti, erano le uniche due candidate per ospitare i Giochi del 2024: il CIO, dopo aver deciso di procedere alla doppia assegnazione per 2024 e 2028, ha rimandato alle due metropoli un’intesta sull’ordine temporale. Accordo così fatto, con Los Angeles disposta ad aspettare quattro anni in più per ospitare le Olimpiadi, a fronte anche di un riconoscimento economico:  l’accordo a tre sottoscritto dal comitato olimpico con Parigi e la metropoli americana prevede la corresponsione di 1,7 miliardi di dollari per l’organizzazione dei Giochi 2024 alla capitale francese e 1,8 (più 500 milioni di ‘bonus’, per complessivi 2,2 miliardi di dollari) a Los Angeles.

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(Insidefoto)

Per Los Angeles si tratterà delle sue terze Olimpiadi, dopo quelle del 1984 e del 1932. Con la scelta di Los Angeles, le Olimpiadi tornano negli Stati Uniti per la prima volta dal 1996, quando le aveva ospitate Atlanta. Nel 2002 Salt Lake City aveva ospitato i giochi olimpici invernali. Per Parigi si tratterà del terzo appuntamento olimpico della sua storia che cadrà esattamente 100 anni dopo i Giochi del 1924 (gli altri furono organizzati nel 1900).

L’Italia resta a guardare con l’amaro in bocca e tanti rimpianti dopo il ritiro della candidatura di Roma per volontà della sindaca Virginia Raggi e o stop a Milano. La decisione quasi inedita del Cio si procedere alla doppia assegnazione dei giochi 2024 e 2028 ha, infatti, tagliato le gambe alle speranze del capoluogo lombardo di candidarsi, come avevano sperato il sindaco Giuseppe Sala e il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. Al momento l’ipotesi Napoli 2032 appare prematura: la nuova assegnazione è in programma solo nel 2025 e otto anni sono un’eternità tanto per lo sport, quanto per la politica.