I gioielli dell'Europeo Under 21: valori di mercato e profilo tecnico (1/2)

Sono in corso di svolgimento in questi giorni gli Europei Under 21 in Polonia. Ecco in un dossier in due puntate tutti i gioielli che caratterizzano l’edizione del torneo in…

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Sono in corso di svolgimento in questi giorni gli Europei Under 21 in Polonia. Ecco in un dossier in due puntate tutti i gioielli che caratterizzano l’edizione del torneo in cui l’Italia punta a tornare sul trono d’Europa grazie ad una squadra di promesse e solide realtà come non si vedeva da anni.

SVEZIA – KRISTOFFER OLSSON (1995): La nazionale campione in carica, in questo Europeo ha molto cambiato in termini di spina dorsale della rosa per motivi d’età. Salutati i Guidetti, i Quason o gli Hiljemark, il perno della squadra è ora Kristoffer Olsson. 21 anni, un passato nelle giovanili dell’Arsenal e ora in forza all’AIK Solna, il talento svedese – già una presenza in nazionale maggiore – è un centrocampista polivalente, che può ricoprire tutti i ruoli della mediana, anche in diversi moduli. Svedese atipico, non fa della forza fisica la sua arma principale (“solo” 179cm per 70kg), ma è un giocatore molto tecnico, abile nel possesso passa e nella gestione (54 passaggi a gara, media 83% di positività) della stessa, con spiccati doti tattiche (ottimo nell’intercetto, 2.9 recuperi a partita). Può fare comodo a qualsiasi squadra prediliga un gioco basato sulla proposta e sul possesso. Valore playratings: 0.55mio €.

POLONIA – BARTOSZ KAPUTSKA (1996): La nazionale padrona di casa non è ben partita, causa un 2-1 in rimonta subito dalla Slovacchia. Orfana dei “big” Milik e Zielinski, ed al netto degli “italiani” Dragowski, Linetty e Lasicki, i giocatori più interessanti sono Kędziora (il capitano), Bielik (di recente passato all’Arsenal), Stepinski e Lipski (in goal all’esordio). Tuttavia il calciatore più promettente potrebbe essere Bartosz Kapustka. Il classe 1996, oltre che aver già esordito con la nazionale maggiore, si è anche permesso il lusso di realizzare i suoi primo goal tra “i grandi” 12 minuti dopo l’ingresso in campo (al momento sono 14 presenze e 3 goal con Lewandowsi & co). Esterno alto e trequartista (gioca bene tra le linee), può giocare tranquillamente in diversi moduli offensivi, predilige principalmente il piede destro (con cui ha un ottimo calcio anche dalla distanza). Agile e veloce, ala molto tecnica, abile nel dribbling, non fa della prestanza fisica la sua caratteristica principale, anche se c’è molto margine per migliorare (179cm per 60kg). Dopo 60 presenze e 6 gol nelle sue tre stagioni al KS Cracovia, nella scorsa estate è passato al Leicester per 7.5 milioni di sterline, voluto fortemente da Claudio Ranieri. Tuttavia nella scorsa stagione ha trovato spazio solo per tre volte in FA Cup con le Foxes e l’Europeo potrebbe essere un’ottima vetrina per mettersi in mostra. Valore playratings: 2.5mio €.

INGHILTERRA – LEWIS BAKER (1995): La nazionale dei tre leoni offrirà spazio in questo torneo a tanti grandi talenti, nonostante l’assenza di Marcus Rashford e Dele Alli, e dando ormai per giocatori affermati i vari Ward-Prowse, Redmond, Chambers o la coppia Leicester Gray-Chilwell. La scelta sul giocatore da tenere d’occhio ricade su due centrocampisti offensivi: Jack Grealish dell’Aston Villa e Lewis Baker in forza al Vitesse, ma scuola Chelsea. Dovendone scegliere uno puntiamo sull’anglo-giamaicano numero 10: 38 presenze, 15 gol e 2 assist nella stagione appena conclusa in Olanda. 182cm d’altezza e 72kg di peso, Baker è un centrocampista con doti offensive notevoli, rapido, abile nello smarcamento tra le linee (produce 1.8 azioni chiave a gara) e dotato di un ottimo tiro dalla distanza (calcia 2.6 volte a partita verso la porta). Tornerà al Chelsea nella prossima stagione, ma con i grandi campioni che avrebbe “davanti” non è da escludere un nuovo prestito. Valore playratings: 2.06mio €.

SPAGNA – KEPA ARRIZABALAGA (1994): Basta leggere la lista dei convocati per rendersi conto di come questa Spagna assomigli più ad una nazionale maggiore bis, che una vera e propria under-21. Bellerin, Gayà, Deulofeu, Saul, Denis Suarez, Asensio, Sandro Ramirez, Merino, Inaki e Oyarzabal solo per citare i più famosi della rosa. Attenzione dunque ai due “scuola Real” Borja Majoral e Marcos Llorente, anche se la nostra scelta ricade sul portiere Kepa Arrizabalaga dell’Atlethic Bilbao: basco, classe 1994, nelle giovanili del club dal 2004. 23 partite giocate in stagione (si è alternato al veterano Iraizoz) e soli 22 goal subiti (media 0.95/gara), inserito nella top-11 rivelazioni della Liga, il giovane portiere ha un passato da estremo difensore titolare di tutte le selezioni giovanili in cui ha militato (dall’under-17 in avanti). Fisico importante (188cm), ma agilità da vendere, vanta già discrete esperienze in prime squadre (163 gare giocate a 23 anni). In attesa del domino “dei portieri” generato da Donnarumma, Arrizabalaga potrebbe diventare prima scelta per un top club. Valore playratings: 4.21mio €. 

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GERMANIA – YANNICK GERHARDT (1994): Per la Germania vale lo stesso discorso fatto per le furie rosse: nazionale talmente di talento e con giocatori già formati che diventa difficile trovare una possibile rivelazione. A fianco dei vari Tah, Dahoud, Meyer, Gnabry o Arnold, ci sentiamo di segnalare l’esterno sinistro ex-Colonia, ora in forza al Wolfsburg, Yannick Gerhardt. Fisico importante per un esterno (184cm), grande corsa, ma soprattutto controllo della palla e abilità di passaggio (39 passaggi a gara a quasi 80% di positività, in un campionato dagli alti ritmi come quello tedesco non è un dato banale). Può giocare ovunque sulla fascia mancina (all’europeo partirà da esterno basso, anche se naturalmente nasce più “avanti”), addirittura all’occorrenza può scalare interno sinistro a centrocampo, dove però ha avuto il rating “peggiore” della sua stagione (6.32 nelle tre partite da centrocampista centrale, contro un 6.82 da terzino e un 7.18 da esterno alto). Esterno eclettico, con ambi margini di miglioramento: può essere una valida alternativa per una big o un titolare dal rendimento sicuro per una media. Valore playratings: 10.8mio €.

SERBIA – MILAN GAJIC (1996): Esordio sfortunato per la nazionale serba, superata per 2-0 dal Portogallo. Campioni under 20 nel 2015, i giocatori più rappresentativi sono Nemanja Maksimović (centrocampista centrale appena passato dall’Astana al Valencia) e Uros Djurdjevic (meteora al Palermo, ma ora attaccante affidabile al Partizan). La rivelazione potrebbe essere, nonostante una prima partita non ai livelli abituali, il terzino destro Milan Gajic, attualmente in forza al Bordeaux. Esterno basso, ma anche esterno alto (e all’occorrenza terzino sinistro) Gajic è in possesso di un’ottima corsa con cui sostiene l’azione con continue sovrapposizioni. 25 presenze e oltre 1100 minuti in questa stagione, vanta già una discreta esperienza, avendo complessivamente giocato 85 presenze e 6 reti in prima squadra a soli 21 anni. Ampi margini di miglioramento, sia a livello fisico sia a livello tattico, potrebbe essere un’ottima e affidabile alternativa in qualsiasi squadra in virtù anche della capacità di ricoprire diversi ruoli. Valore playratings: 3.85mio €.

REPUBBLICA CECA – MICKAL TRAVNIK (1994): Il giocatore copertina è indiscutibilmente il “promesso sposo” juventino Patrick Schick, seguito a ruota dal centrocampista dell’Udinese Jankto. Nella partita inaugurale, pur non giocando una brutta partita (al netto di grossi errori individuali difensivi), i cechi non hanno particolarmente impressionato, anche se va riconosciuto che la Germania è una delle pretendenti alla vittoria finale. Per il proseguo del torneo (e sperando non contro l’Italia nella prossima gara) il nome chiave potrebbe essere quello di Mickal Travnik. Centrocampista centrale, abile in fase di interdizione, fa dell’intensità e dell’aggressività le sue armi principali. Già oltre 50 presenze in prima squadra in carriera, nell’ultima stagione allo Jablonec ha messo a referto 28 caps e 3 goal. Grande corsa, fisico da incursore/guastatore (175cm per 70kg), può far male quando arriva dalle retrovie. Valore playratings: 0.55mio €.

DANIMARCA – LASSE CHRISTENSEN (1994): Sconfitta all’esordio contro gli azzurri, la Danimarca riparte nella giornata di mercoledì contro la quotata Germania. Archiviata la discreta prestazione contro gli azzurri (solo un gran goal di Pellegrini è riuscito a sbloccare l’incontro), i danesi ripartono dalla solidità difensiva mostrata nei primi 60′. Punto di forza si prospetta essere Lasse Christensen, ordinato tatticamente e molto dinamico. Nella prima ora di gioco le difficoltà azzurre sono molto spesso state dettate dall’abilità in fase di non possesso del centrocampo danese, guidato da Christensen, che ha coperto gli spazi, impedendo linee di passaggio verticali nella zona centrale. Giocatore del Fulham, in prestito al Burton, nell’ultima stagione ha collezionato 23 partite e oltre 1200 minuti, con 1 goal in League Cup e 4 assist. Abile in impostazione, aspettiamo partite più “aperte tatticamente” per giudicarlo a pieno anche in fase offensiva. Valore playratings: 3.13mio €.

Qui la seconda parte del dossier.