Calcio in tv, boom di secondo schermo e contenuti mobile durante le partite

Secondo eMarketer, nel 2014, il 51 per cento dei consumatori ha utilizzato il proprio smartphone contemporaneamente alla televisione. Entro fine 2017, quel numero salirá al 74% e se si includono…

Lazio Vs Milan

Secondo eMarketer, nel 2014, il 51 per cento dei consumatori ha utilizzato il proprio smartphone contemporaneamente alla televisione. Entro fine 2017, quel numero salirá al 74% e se si includono i tablet nella rilevazione più dell’88% degli adulti utilizzerà un dispositivo mobile mentre guarda la TV almeno una volta al mese di quest’anno.

La ricerca é stata condotta sul mercato statunitense, ma i dati sono assai affidabili, per capire il trend, anche per quanto riguarda l’Europa in generale e l’Italia in particolare.

Poiché l’andamento del multitasking del secondo schermo si è accelerato, i media e gli inserzionisti hanno preso nota dell’opportunità. Come ogni cambiamento di consumo, la ricerca ha sollevato domande: la seconda schermata puó effettivamente distrarre? E in che misura si segue piú il primo o il secondo schermo?

La ricerca rilasciata nel novembre 2016 da Ericsson aveva mostrato un aumento del 25 per cento dell’inclusione multicanale dal 2014, con un aumento specifico della discussione on-line e del surf mobile relative al contenuto visualizzato.

Il formato dei contenuti contribuisce anche ai livelli di impegno – la televisione in diretta può stimolare più contenuti multitasking rispetto al contenuto in streaming o in una TV temporizzata, secondo uno studio separato di TiVo nel 2015.

Gli eventi sportivi rappresentano l’apice della televisione dal vivo, e un’altra ricerca accademica dell’Università del Texas sostiene l’ipotesi secondo cui l’uso secondario migliora in modo particolare l’impegno per la programmazione sportiva.

Il basso grado di sovrapposizione tra le funzionalità del secondo schermo e del primo schermo (ovvero la TV) dimostra che le diverse funzioni dei due media si completano e coesistono durante l’esperienza di visualizzazione e non competono per l’attenzione.

“L’ascesa dei secondi schermi non costituisce una minaccia per i media di primo schermo, infatti, ma è un’opportunità per startup di contenuti e campagne pubblicitarie complementari”.

Il fenomeno del secondo schermo non è probabilmente unicamente sportivo, e lo studio dell’Università del Texas non è riuscito a trovare un rapporto significativo tra il tipo di sport guardato e il livello di attività sul schermo.

L’esperienza utente, piuttosto, risulta essere un fattore più importante per l’impegno multicanale. Se i nuovi dispositivi e le applicazioni sono difficili da utilizzare o non sincronizzano correttamente con l’evento live, i fornitori di contenuti non saranno in grado di mantenere e sviluppare il pubblico.