Scadrà il 12 giugno il termine per presentare le offerte per i diritti televisivi italiani delle competizioni Uefa 2018-2021. Lo ha reso noto oggi la Uefa che ha aggiornato le deadline per i diversi mercati televisivi. Fissata anche la scadenza dell’altro grande Paese europeo che mancava all’appello dei big-5: in Spagna i broadcaster avranno qualche giorno in più, con limite fissato al 20 di giugno 2017.
Chi presenterà la sua offerta? In pole position per il mercato italiano c’è Sky che sembra essere la sola in grado di accollarsi il peso di un prodotto tanto caro e potrebbe porporsi sia per quanto riguarda l’offerta a pagamento che per quella in chiaro – un match a settimana per Champions e Europa League.
Il punto è piuttosto semplice: Mediaset ha dichiarato più volte che non intende fare follie per aggiudicarsi i diritti televisivi europei e quindi sembrerebbe fuori gioco. Tolta la competitor italiana per antonomasia, restano tutte gli altri media che rappresenterebbero una novità assoluta, o quasi.
C’è curiosità su quello che potrebbe fare Discovery – via Eurosport – ma ce n’è molta di più quando si pensa alle tlc, da Tim in là. In Inghilterra e Francia, ad esempio, sono state proprio due società di telecomunicazioni ad aggiudicarsi i diritti televisivi in esclusiva, sbaragliando la concorrenza pay che adesso dovrà ingegnarsi. Per il mercato inglese ha vinto BT con un’offerta record e in Francia si è aggiudicata le immagini made in Europe Sfr-Altice, battendo la Vivendi di Bollorè.
E se il finanziere bretone volesse rifarsi proprio in Italia? È il maggior azionista di Tim e controlla quasi il 24% dell’incumbent: potrebbe pensarci, anche per la Serie A.
Perché poi, i petali della rosa sembrano essere finiti, o quasi. Resterebbe in campo solo la Rai di Antonio Campo dall’Orto, ma sebbene le esperienze con il pallone quest’anno siano state positive – leggasi Coppa Italia – è da escludere un impegno importante da parte della tv di Stato – ovviamente per un’offerta pay e quasi sicuramente per una convincente proposta free.
Per presentare le domande adesso le televisioni italiane avranno poco meno di un mese; ma di certo sarà più semplice farsi i conti: dall’edizione 2018 saranno qualificate in Champions League quattro italiane direttamente ai gironi. La torta è ricca.