Roma-Juventus 3-1. Festa scudetto rimandata per la Juventus sconfitta dalla Roma 3-1 all’Olimpico con i giallorossi che si riprendono il 2/o posto scavalcando il Napoli e si avvicinano ai bianconeri, ora a -4 a due giornate dal termine del campionato. Giallorossi che vincono in rimonta: al gol del momentaneo vantaggio bianconero, a firma di Lemina rispondono De Rossi, El Shaarawy e Nainngolan.
La squadra di Spalletti (priva di due titolari del calibro di Strootman e Dzeko) supera un importantissimo esame di maturità, perché replica nel migliore dei modi al pokerissimo con cui il Napoli aveva travolto il Torino nel pomeriggio, e quindi superato i rivali capitolini. Al secondo posto che vale l’accesso diretto nell’Europa che conta rimangono i giallorossi, ora attesi a due confronti a Verona col Chievo e in casa con il Genoa che dovrebbero assicurare, almeno così si attende la società, 6 importantissimi punti.
Unico volto un po’ scuro della serata è proprio quello di Totti, che entra in campo nei due minuti finali dei 5 di recupero e sperava forse di avere un trattamento diverso, lui grande campione sconfitto dal tempo. Ma l’ovazione ricevuta dal pubblico lo ripagherà di questa piccola grande amarezza.
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Quanto alla Juventus, questa sera è sembrata avere la testa altrove, ovvero agli appuntamenti che per lei veramente contano, a cominciare dalla sfida di mercoledì con la Lazio che metterà in palio la coppa nazionale. Così Allegri, pensando anche a Cardiff e al Real Madrid comunque ancora lontani, applica il turn over, dando spazio ai vari Benatia, Asamoah, Sturaro e Lemina, e partendo con Dybala in panchina.
L’impresa del sesto scudetto consecutivo è comunque solo rimandata, oggi era importante far tirare il fiato a qualcuno degli uomini migliori, anche se adesso c’è da preoccuparsi per Mandzukic, uscito acciaccato da questa sfida.
La Juve comincia a basso ritmo, con il fischiatissimo Pjanic che cerca di orchestrarne il gioco e Sturaro che corre con poco costrutto. Indovina però al 21′ un bel lancio per Higuain che a sua volta serve un magnifico assist a Lemina per la rete del vantaggio degli ospiti. Il colpo scuote la Roma (che aveva anche assistito al palo di Asamoah a inizio partita), al punto che in quattro minuti De Rossi pareggia con un tap-in sulla respinta di Buffon su una precedente conclusione.
La Roma prende così a girare, Nainggolan è il solito trascinatore anche se in non perfette condizioni fisiche (forse lo stimola la sua notoria antipatia per la Juve) mentre l’unico a girare a vuoto, in un ruolo non suo, è uno spento Perotti. La Roma sfiora comunque il raddoppio con un colpo di testa di Salah, mentre i bianconeri si rendono insidiosi con Sturaro.
Ad inizio ripresa la Juve non cambia né ritmo né atteggiamento, dando l’impressione di accontentarsi del pari, la Roma invece ci crede e passa in vantaggio con un bel destro di El Shaarawy che in precedenza aveva ben ‘evitato’ Lichtsteiner. P
ubblico impazzito nove minuti dopo, quando arriva il terzo gol romanista con Nainggolan, che raccoglie un preciso passaggio del velocissimo (e oggi infaticabile) Salah e scarica in rete alle spalle di Buffon.
Allegri cerca di correre ai ripari inserendo Dani Alves e Dybala, ma questa sera, in mezzo ai gabbiani che cominciano a planare sul campo dell’Olimpico incuranti dello scorrere del gioco, la Juve non c’è. La Juve ha il tempo di farsi pericolosa con un colpo di testa di Bonucci, di reclamare un rigore per fallo in area su Dybala e di sfiorare il secondo gol con Higuain nel recupero.
Poi la festa è della Roma, ma ha il sapore amaro del rimpianto per le troppe occasioni ancora una volta sprecate.