Milan, ore calde verso il closing: non è esclusa una nuova proroga

La corsa verso il closing subisce una frenata. A meno di 72 ore dall’assemblea dei soci che dovrebbe sancire la cessione del Milan alla cordata cinese, infatti, da quanto filtra…

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La corsa verso il closing subisce una frenata. A meno di 72 ore dall’assemblea dei soci che dovrebbe sancire la cessione del Milan alla cordata cinese, infatti, da quanto filtra c’è il rischio di un nuovo prolungamento della tratttiva.

Tutto ruota intorno ai 320 milioni che venerdì il consorzio cinese Sino-Europe Sports avrebbe dovuto versare nelle casse di Fininvest per acquisire il 99,93% del Milan. Come riporta l’Ansa, gli investitori, capitanati da Yonghong Li, avrebbero riscontrato delle difficoltà nel versare la cifra entro i tempi previsti: attualmente gli advisor dell’azienda di Silvio Berlusconi e di SES sono al lavoro per trovare una via d’uscita.

Il problema sarebbe legato alla composizione della cordata, visto che negli ultimi giorni i soggetti accostati a SES si sarebbero sfilati, proponendosi solo come finanziatori, come nel caso di Huarong ma, come sembra filtrare, anche di China Merchant Bank: “Non sappiamo niente dell’investimento nel Milan“, ha spiegato la responsabile delle pubbliche relazioni della banca all’agenzia AGI. “Siamo quotati in Borsa, quindi trasparenti – ha detto – una notizia del genere, se fosse stata vera, sarebbe stata già resa pubblica”. Si profilerebbe quindi un cambio nella struttura del gruppo di investitori cinesi, che così costringerebbe SES a chiedere un’ulteriore proroga, mentre le ipotesi parlano anche di una richiesta dello stesso consorzio per poter rateizzazare la somma rimanente, dopo i 200 milioni di caparra già versati.

Secondo quanto riportato dall’agenzia ANSA, l’ipotesi sul tavolo di Fininvest e degli investitori cinesi sarebbe quella del versamento entro la fine della prossima settimana di un’ulteriore caparra di 100 milioni di euro a fronte di uno spostamento della data del closing a fine marzo.

Questa ulteriore caparra di 100 milioni di euro si andrebbe ad aggiungersi ai 200 milioni già versati a Fininvest nei mesi scorsi, a fronte di uno spostamento della data del closing a fine marzo. Se entro tale data non venisse poi effettuato il saldo dell’intera cifra dovuta a Fininvest, la holding incasserebbe l’intera caparra, che a quel punto ammonterebbe a 300 milioni di euro. Tale ipotesi sarebbe in queste ore al vaglio della Fininvest.

La situazione ricalca quanto già avvenuto lo scorso dicembre, quando Milan ha convocato l’assemblea dei soci per il 13 dicembre, assemblea andata deserta proprio perché SES ha chiesto e ottenuto una proroga per la chiusura della trattativa. Come allora, il club rossonero anche oggi ha confermato che l’assemblea dei soci avrà luogo: “AC Milan informa che, in considerazione di quanto comunicato alla società dall’azionista di maggioranza Fininvest S.p.A. – si legge nella nota del club rossonero – l’assemblea dei soci avrà luogo in seconda convocazione il 3 marzo 2017 alle ore 09.30 presso Casa Milan (via Aldo Rossi 8, Milano)”. Resta da capire se sarà il momento giusto per il closing.

Nel caso in cui i problemi tra Fininvest e Ses venissero risolti, si trasformerebbe in una corsa contro il tempo per far rispettare le scadenze, a meno di 72 ore dall’assemblea. Nella notte inoltrata o al più tardi nella mattinata di domani, complice il fuso orario con la Cina sono attese novità.