Le interviste esclusive ora vengono concesse agli sponsor, il caso Neymar

Il giornalismo sarà la prossima vittima del calcio business? Può darsi, di certo l’ultimo episodio, accaduto ieri in Spagna, non lascia presagi positivi.

Il brasiliano Neymar che nel giorno del suo…

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Il giornalismo sarà la prossima vittima del calcio business? Può darsi, di certo l’ultimo episodio, accaduto ieri in Spagna, non lascia presagi positivi.

Il brasiliano Neymar che nel giorno del suo 25esimo compleanno ha concesso un’intervista in esclusiva.

Ma non lo ha fatto con uno dei tanti giornali sportivi spagnoli o con una autorevole testata. Neymar ha parlato ad uno dei suoi sponsor (Red Bull).

Il risultato è un’inevitabile accozzaglia di banalità assortite. Lontane da ogni possibile lettura maliziosa. “Per un attaccante e’ sempre difficile quando non si gonfia la rete, soprattutto se ci sono grandi aspettative. Mi dispiace non segnare, ma non e’ la mia prima preoccupazione, quel che conta e’ vincere la partita e non se faccio gol io o un compagno”.

A qualcuno piacerà, nessuno grida allo scandalo, ma il dato rimane: in un tempo in cui è sempre più difficile anche per i giornalisti di prima linea poter avere una interlocuzione (non ancora un rapporto diretto, ma proprio un dialogo) con i giocatori, la presenza degli sponsor si fa ancora più ingombrante.

E il giornalismo lascia posto alla comunicazione tout court, e alle inevitabili frasi fatte. Che – sia chiaro – non mancano mai, ma qui vengono depurate anche della componente scomoda, ovvero le domande, che in quanto tali spesso lasciano campo aperto all‘interpretazione delle reazioni dei campioni.

Il brasiliano crede che il Barcellona sia ancora in corsa per la Liga, anche se il Real Madrid ha un punto di vantaggio e due partite da recuperare. “So che non e’ facile, ma nulla e’ impossibile. Lo scorso anno avevamo 12 punti sulla seconda, ma se non sbaglio alla fine abbiamo vinto il campionato per 1-2 lunghezze – ha proseguito Neymar -. Ci sono ancora tante partite davanti, puo’ ancora succedere di tutto, noi siamo concentrati e ci crediamo”. Il Barcellona e’ il suo club, la Seleçao la sua nazionale, il Mondiale il suo sogno.

“Per me continuare a giocare e a segnare per il Brasile e’ il massimo, non lo vivo con ansia ma e’ vero che penso gia’ alla Coppa del Mondo dell’anno prossimo in Russia – spiega Neymar -. Continuo a immaginare cosa vorrebbe dire diventare campioni. Lavorero’ duramente per farmi trovare pronto per il Mondiale”.