Mentre Sky punta a trarre vantaggio da una situazione di mercato che potrebbe metterla nella condizione di “fare il prezzo” per la prossima asta dei diritti di serie A, alla luce delle difficoltà di Mediaset Premium, spunta all’orizzonte un nuovo concorrente.
Che in realtà, tanto all’orizzonte non è. Perchè il gruppo Discovery (che possiede tra le altre la piattaforma Eurosport, e in chiaro il canale Nove, ex Deejay Tv) già aveva provato a fare un’offerta nell’ultima asta 2015-2018, aggiungendo questo sport alle Olimpiadi che si è assicurata per le edizioni 2018-2014.
La piattaforma al momento si è ritagliata uno spazio in Germania acquisendo il 7% (40 partite) dei match della Bundesliga per le stagioni 2017-2021.
Come scrive oggi MF – MilanoFinanza, il gruppo che controlla anche la piattaforma paneuropea Eurosport e che viaggia a uno share giornaliero del 6,46% (contro il 6,9% di Sky), non potrà non valutare la partecipazione all’asta.
Al momento, dal socio che conta, la Liberty Media di John Malone, non sono arrivati input precisi o indirizzi industriali formali.
Anche perchè come ha già annunciato il top manager di Infront (l’advisor della Lega Calcio) Luigi De Siervo, si attenderà di conoscere le sorti e il futuro di Mediaset Premium.
Quindi, fino a settembre non si partirà con il nuovo bando. Ma la sfida di Discovery con ogni probabilità ci sarà. Tanto più se, come sempre, dovessero cambiare alcune condizioni basilari della gara.
A partire dal criterio di assegnazione delle immagini: non più per piattaforma distributiva (pay tv satellitare o digitale e free), ma per pacchetto, come avviene in Uk e in Germania, i due mercati nei quali il broadcaster made in Usa si è affacciato. Mentre non è nei radar della società, almeno da quel che si apprende, l’asta per la Champions League alla quale, oltre a Sky, dovrebbe partecipare la Rai.