Surreale a Bari, Giancaspro ha chiesto la residenza nello stadio San Nicola

Il molfettese Cosmo Antonio Giancaspro, classe 1962, ha fatto sapere al Comune del capoluogo pugliese di volere soggiornare in viale Angelo Balestrazzi, 1.
Nulla di strano, se non fosse…

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Il molfettese Cosmo Antonio Giancaspro, classe 1962, ha fatto sapere al Comune del capoluogo pugliese di volere soggiornare in viale Angelo Balestrazzi, 1.
Nulla di strano, se non fosse che l’indirizzo è quello dell’astronave costruita da Renzo Piano in occasione dei mondiali 1990, lo stadio San Nicola. Ne ha scritto oggi il quotidiano La Repubblica, nell’edizione di Bari.
Non sono chiari, anzi tuttora risultano misteriosi anche alla testata che ha dato la notizia, i motivi per cui il successore di Gianluca Paparesta voglia fare questa scelta di vita.
La questione potrebbe rivelarsi un grattacapo per l’amministrazione Decaro, proprietaria dell’impianto sportivo.
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Giancaspro solo una manciata di giorni fa aveva minacciato: “Sono pronto a trasferire la squadra» altrove. Loro sì, lui no? All’epoca di questa esternazione, già aveva presentato a chi di dovere la richiesta per traslocare armi e bagagli nel campo: ha la data del 22 di settembre”.
Adesso il municipio ha quarantacinque giorni per verificare le buone intenzioni del primo presidente-condòmino, che ha dichiarato: «Ho presentato domanda per ottenere la residenza al ‘San Nicola’, nel luogo dove passo la gran parte del mio tempo quando sono a Bari. La mia è una domanda lecita. Anche qualche calciatore aveva richiesto già la residenza. Non volevo sollevare tutto questo interesse».
Nel frattempo sono stati individuati e sottoposti a perquisizione dalla Digos i tre ultrà del Bari ritenuti autori del saluto romano fatto durante l’incontro di calcio Israele-Italia del 5 settembre scorso presso lo stadio di Haifa.
I tre sono indagati dalla Procura della Repubblica di Bari per manifestazioni di razzismo negli stadi. Durante le perquisizioni la polizia ha sequestrato un manganello telescopico, una mazza da baseball e varia pubblicistica riconducibile all’ideologia nazi-fascista, oltre a materiale che va a confermare – secondo la Procura di Bari – il coinvolgimento del gruppo nei fatti contestati (come il tagliando di ingresso allo stadio di Haifa).