Il possibile ritorno di Massimo Moratti alla presidenza della nuova Inter targata Suning, apre la strada ad un nuovo riassetto societario in casa nerazzurra con l’uscita dall’azionariato del club di Erick Thohir e con l’arrivo di un nuovo amministratore delegato al posto di Michael Bolingbroke.
Secondo quanto riferito dai principali organi di stampa (l’indiscrezione è stata riportata con sfumature diverse su Corriere della Sera, Repubblica e Gazzetta dello Sport) il ritorno di Moratti alla presidenza, che prenderà dunque il posto di Thohir, avverrà contestualmente all’uscita dall’azionariato dell’Inter dell’uomo d’affari indonesiano, che tre anni fa aveva rilevato il controllo del club proprio da Moratti.
Se sembra esserci certezza su questo punto, rimangono tuttavia da capire tempi e modi dell’uscita di Thohir. Secondo Repubblica «il passaggio delle quote potrà avvenire entro la fine di novembre, quando scatterà l’opzione in mano a Thohir, che gli permette di vendere a Suning il suo pacchetto azionario».
Meno certi sui tempi gli altri quotidiani. «Più facile che sia a primavera», scrive la Gazzetta dello Sport, che non esclude però una possibile accelerazione. «Il passaggio potrebbe anche avvenire già alla fine di ottobre, quando l’assemblea dei soci approverà la chiusura del bilancio 2015/16, l’ultimo della gestione del tycoon come azionista di maggioranza».
Sulla stessa linea il Corriere della Sera: «L’indonesiano finirà per cedere il 30 per cento delle quote che gli restano, entro la fine dell’anno o al più tardi in primavera».
Quanto incasserà Thohir cedendo il suo 30%
Secondo quanto riportato da Repubblica, Thohir ha un’opzione che gli permette di vendere a Suning il suo pacchetto azionario a una cifra compresa tra i 60 e i 70 milioni di euro.
Stando invece a quanto indicato dal CorSera «Suning ha inserito una clausola nel contratto che obbliga Thohir a vendere al raggiungimento di determinati parametri finanziari. Anche per questo all’indonesiano è stata lasciata la gestione del club durante la prima fase: è lui il responsabile del bilancio, mercato a parte. Se centra i parametri sarà liquidato con una determinata somma, se i conti sono diversi da quelli prospettati riceverà meno per il restante 30 per cento».
Ghizzoni tra i candidati per il ruolo di ad
Il ritorno alla presidenza di Moratti e l’uscita di scena di Thohir spiana la strada anche ad un importante cambio nel management team dell’Inter, a partire dalla carica di amministratore delegato, attualmente ricoperta da un fedelissimo dell’indonesiano come Michael Bolingbroke.
Zhang Jindong, quando è venuto a Milano per il match contro la Juventus, ha incontrato alcuni manager che potrebbero prendere il posto di Bolingbroke. Della vicenda al momento si sta occupando Ren Jun, braccio destro di Zhang e consigliere del club.
All’interno del club c’è chi spinge per Alessandro Antonello, attuale direttore finanziario, ma non è un mistero che Moratti, pur apprezzando Antonello, sponsorizzi Federico Ghizzoni, ex a.d. di Unicredit e uomo di comprovata fede interista. Un particolare non da poco, visto che lo stesso ex patron ha più volte sottolineato che in società servono uomini che conoscano la realtà italiana, ma che abbiano anche sangue nerazzurro.
Moratti di nuovo azionista dell’Inter
Il ritorno di Moratti alla presidenza potrebbe preludere anche ad un suo rientro nell’azionariato del club con una quota di minoranza qualificata. Zhang vuole davvero che Moratti rientri nell’Inter e sarebbe disposto a vendere una piccola quota all’ex presidente e all’ad di Pirelli Marco Tronchetti Provera. Scenari che al momento non trovano conferme. Suning però il piano l’ha ben chiaro: il gruppo terrebbe la gestione del marketing, Moratti e il nuovo ad si occuperebbero della parte sportiva.