Premier League e BT insieme per il sociale: un programma per aiutare i disabili con lo sport

La Premier League, in collaborazione con BT, ha deciso di lanciare un programma triennale dedicato alla disabilità con l’obiettivo di coinvolgere attraverso lo sport milioni di persone.

Grazie a questa partnership…

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La Premier League, in collaborazione con BT, ha deciso di lanciare un programma triennale dedicato alla disabilità con l’obiettivo di coinvolgere attraverso lo sport milioni di persone.

Grazie a questa partnership le due organizzazioni collaboreranno per fornire fondi ai club di Premier League e creare maggiori opportunità per i disabili dell’Inghilterra e del Galles.

L’iniziativa è stata lanciata lo scorso 28 settembre presso il Parco Olimpico Regina Elisabetta, sede delle Paralimpiadi e delle Olimpiadi di Londra e stadio del West Ham. Il progetto punta a sfruttare il profilo e l’esperienza della Premier League, del Gruppo BT, delle società di calcio professioniste e di BT Sport per spingere le persone affette da disabilità per diventare più attive, oltre a sviluppare nuove competenze e maggiore fiducia in se stessie

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Il programma darà ai club fondi per creare diverse opportunità. Lo sport sarà così utilizzato per dare la possibilità di svolgere una serie di compiti, tra cui volontariato, istruzione, occupazione e apprendistato, secondo le varie aree comprese nel programma. Questi sono gli ambiti in cui si vuole operare:

  • Sport: opportunità per i disabili per partecipare a vari tipi di attività fisica e sportiva;
  • Inclusione: apportare modifiche per rendere le varie attività accessibili a tutti;
  • Coinvolgimento: permettere alle persone disabili di vivere un’esperienza positiva grazie al programma;
  • Eventi: i club dovranno effettuare attività di sensibilizzazione del loro lavoro in questo ambito. Premier League e BT organizzeranno un evento nazionale, alla fine di ogni stagione, per dare ai partecipanti l’opportunità di ritrovarsi e celebrare i loro successi.

Richard Scudamore, presidente esecutivo della Premier League, ha sottolineato quale potrà essere il ruolo dei club in questo progetto: “Le squadre seguono già una serie di programmi eccellenti che forniscono opportunità a livello educativo per le persone disabili. Questa nuova partnership consentirà loro di beneficiare ancora di più delle caratteristiche positive dello sport“.

Anche Gavin Patterson, amministratore delegato di BT, si è detto felice di poter patrocinare questa iniziativa: il programma, infatti, può essere considerato un’estensione dell’impegno della società per favorire una cultura inclusiva. “BT Sport continua a crescere e ad affermarsi nel panorama sportivo – ha affermato – Siamo entusiasti di poter approfondire a lungo termine la nostra collaborazione con la Premier League e orgogliosi di questa iniziativa. Questo progetto rappresenta un altro passo nel nostro obiettivo di generare più di un miliardo di sterline nella solidarietà entro il 2020. Per farlo utilizzeremo le nostre persone, la raccolta di fondi, le competenze e la tecnologia”.