Il Chelsea ha deciso di combattere con decisione la contraffazione dei suoi prodotti. La società londinese ha infatti vinto i diritti di utilizzo della parola “Chelsea” che potrà essere inserita in tutti gli articoli di abbigliamento che compongono il merchandising ufficiale. A questo punto il club ha deciso di compiere un vero e proprio giro di vite per contrastare la presenza di merce contraffatta che viene venduta fuori da Stamford Bridge in occasione delle gare dei Blues.
Come riporta il “Daily Mail”, il divieto coinvolgerà anche le cosiddette “sciarpe half and half“, ovvero quelle che non riportano loghi o stemmi ufficiali del club, ma che vengono vendute nelle varie partite con la presenza dei nomi delle due squadre o di alcuni giocatori coinvolti. Molto spesso questi gadget vengono acquistati per i giovani tifosi che desiderano avere un ricordo della loro presenza allo stadio.
[cf-perform-video]1a87ukw90z25s1svzqic6aqftf[/cf-perform-video]
Questo genere di merchandising, però, ha scatenato finora notevole interesse tra gli appassionati del Chelsea, che hanno apprezzato la possibilità di entrare in possesso di un prodotto dedicato alla squadra ma a un prezzo più abbordabile. Proprio per questo sono stati numerosi i venditori ambulanti disposti a pagare 1.500 sterline all’anno per garantirsi la postazione sul suolo pubblico.
Ognuno di loro riesce spesso a vendere anche 300 sciarpe a partita. In un’intera stagione il loro fatturato può essere quindi pari a diverse migliaia di sterline.
Le eventuali nuove “sciarpe half and half” (dette anche “sciarpe dell’amicizia”) non potranno quindi presentare le parole “Chelsea” o “Chelsea FC” senza il permesso dei proprietari dei marchi.
Almeno per ora, però, nonostante la vittoria in ambito legale, sembra che il Chelsea non abbia in mente un piano preciso per la realizzazione di una propria versione della “sciarpa dell’amicizia”.
Ormai da qualche tempo la Premier League, a differenza di quanto accade in Italia, è impegnata nella lotta alla contraffazione. Non è un caso che i principali club stiano inserendo all’interno dei loro siti una serie di guide per aiutare i tifosi a distinguere un prodotto ufficiale da uno che non lo è.