Doveva essere il Manchester United di Jorge Mendes, con l’arrivo di Josè Mourinho e quello ventilato di un direttore sportivo vicino al procuratore portoghese, Andrea Berta dell’Atletico Madrid, che invece alla fine ha deciso di rimanere dov’è.
E invece sembra sempre di più il Manchester United costruito sugli uomini di Mino Raiola, perchè dopo Ibrahimovic a zero (ma con ingaggio da 15 milioni a stagione) e Mkhitaryan (31 milioni di euro al Borussia Dortmund e ingaggio da circa 10 milioni) è arrivato il momento di Paul Pogba.
Il francese, secondo quanto riportato dalla stampa, tornerà ad indossare la maglia dei Red Devils.
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Un affare da 130 milioni: 110 alla Juve e il resto al giocatore e al suo entourage.
Al giocatore è stato promesso uno stipendio da nababbo: 20 milioni netti a stagione per 5 anni tra parte fissa, circa 13 milioni, e diritti d’immagine. Come Leo Messi e a un passo da Cristiano Ronaldo, che guadagna 21 milioni all’anno.
Mino Raiola da tempo sta lavorando al ritorno a Old Trafford del suo assistito. Il braccio di ferro tra i rappresentanti di Pogba e la società bianconera dura infatti da circa tre settimane. Nelle ultime ore c’è stata un’accelerazione.
E, dopo i contatti con lo United, il prossimo passo sarà un incontro tra i dirigenti juventini e Raiola: a quanto risulta non è andato in scena ieri ma è in agenda a breve.
D’altra parte, i bianconeri non possono trascinare troppo a lungo la questione, dato che dovranno rispondere adeguatamente sul mercato.
Ora in bilancio verrà iscritta una plusvalenza monstre: nel 2012 Pogbà venne ingaggiato dalla Juve a parametro zero (era il 4 agosto 2012). La commissione incassata da Raiola fu pari a 1,635 milioni.
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Per la Juventus, invece una plusvalenza da calcolare sui 101 milioni (il dato maggiormente accreditato) a cui va tolto il valore a bilancio del giocatore che dagli ultimi documenti disponibili era di 5 milioni di euro (al 30 giugno dovrebbe essere portato a circa 4,5 milioni di euro). In attesa del responso del campo sembra un affare per tutti.