Nuovi soci cinesi Inter, Moratti non vende: «resto per rafforzare la società»

Nuovi soci cinesi Inter. L’Inter prova a costruire un futuro. Stretta dall’esigenza di dar sollievo a un bilancio appesantito si è messa nella mani di Goldman Sachs per uscire dalla…

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Nuovi soci cinesi Inter. L’Inter prova a costruire un futuro. Stretta dall’esigenza di dar sollievo a un bilancio appesantito si è messa nella mani di Goldman Sachs per uscire dalla crisi. Il presidente Thohir ha da tempo dato mandato alla banca d’affari per trovare qualcuno disposto a iniettare liquidità. Torna a scriverne oggi il Corriere della sera, dopo alcune indiscrezioni delle scorse settimane (in cui si era detto anche che Thohir in verità starebbe cercando qualcuno che rimpiazzi pure lui).

Naturale si guardi alla Cina che ha deciso di investire nel calcio. E pare che qualcosa si stia muovendo. Due gruppi cinesi vorrebbero acquistare circa il 20%: Thohir cederebbe il 14% e scenderebbe al 56%, Moratti il 6% calando al 23,5%. Sarebbe un affare da 60-70 milioni. Si tratta di un’operazione in embrione, più che altro di sondaggi avviati da Goldman Sachs, dall’ad della società nerazzurra Bolingbroke e da Soetedjo, l’altro socio di Thohir.

Sul punto si è già pronunciato lo stesso Moratti, interpellato dai cronisti fuori dalla sede della Saras, dove ha negato in modo categorico un suo eventuale disimpegno dall’azionariato dell’Inter. «No, proprio no, assolutamente», ha affermato l’ex presidente nerazzurro, oggi azionista di minoranza. «Da parte mia», ha aggiunto, «c’e’ l’intenzione di andare avanti e rafforzare la società sotto il profilo dell’accordo fra gli azionisti. In futuro vedremo, ma per il momento non c’e’ alcun movimento».

Moratti non si è comunque detto pregiudizialmente contrario all’ipotesi di nuovi soci, dicendosi favorevole “per tutto quello che può rafforzare la società, se va bene al principale azionista. Ma al momento sono soltanto chiacchiere”.

Infine, su un aumento di capitale: “Non sono io che decido. Penseranno loro a cosa può migliorare la società, poi ci diranno. Thohir mi racconta tutti i movimenti societari, ma niente che possa mettere in condizione cambiamenti importanti”.

Il 15 novembre scadrà il patto tra Thohir e Moratti che non permette aumenti di capitale o ingressi di nuovi soci senza l’ok dell’ex patron. Difficili accelerate fino a quella data. Resta però nebulosa l’idea di base: qual è l’interesse di un investitore a entrare, come socio di minoranza, in una società in perdita senza avere peso nella governance?

Più normale pensare a un partner commerciale che sfrutti il marchio in Asia. Che Thohir voglia vendere è noto, trovare però qualcuno disposto ad accollarsi oltre 450 milioni di esposizioni finanziarie è complesso.

Da chiarire anche il ruolo di Moratti, oggi proprietario del 29,5%. Un disimpegno dell’ex patron è stato più volte ventilato, mai si è concretizzato. Si è anzi verificato un riavvicinamento, come testimonia il rinnovo dell’accordo con Pirelli spinto proprio da Moratti e Tronchetti Provera