Futuro societario Inter, Thohir tra due fuochi: Pirelli e Moratti

Mesi caldissimi in casa Inter. Con la Champions League a fare da spartiacque tra il vero rilancio e un grande ridimensionamento. Se non una nuova rivoluzione. Ma le due questioni…

Sampdoria

Mesi caldissimi in casa Inter. Con la Champions League a fare da spartiacque tra il vero rilancio e un grande ridimensionamento. Se non una nuova rivoluzione. Ma le due questioni principali che Thohir dovrà dirimere riguardano lo sponsor Pirelli e il socio Moratti.

Quest’ultimo oggi – come scrive Il Giornale – assicura di non voler cedere le proprie quote di minoranza. «No, non ho nessuna intenzione di cedere le mie quote. Così come allo stesso tempo non avrei problemi a farlo». Massimo Moratti neppure stupito dal tam tam mediatico sul futuro suo e dell’Inter: «Credo che sia tutto in relazione al prossimo arrivo di Erick Thohir, ma le assicuro che non ci sono novità di nessun tipo, fra noi c’erano e restano stima e rispetto, ci mancherebbe. C’era un accordo che prevedeva un mio potenziale disimpegno tre anni dopo la ratifica dell’acquisto da parte di Thohir. Cioè, se volessi potrei cedere le mie quote ma, guardi, io sto bene così. Resta tutto nelle mie volontà, non si è mai parlato di obbligo. E non c’è alcun motivo per prendere una decisione. Se poi questa è una esigenza di Thohir allora la prenderemo in considerazione, ma abbiamo sempre deciso tutto assieme».

Una esigenza di Thohir – parole di Moratti – ovvero la conferma che si starebbe cercando un socio che possa contribuire finanziariamente, dopo aver chiesto ai bancari americani di Goldman Sachs, gli stessi che gli hanno acceso un flusso debitorio, di reperire un potenziale investitore.

Ma Thohir sarebbe disposto anche a cedere parte delle sue.

Ciò che è confermato è che il piano di autoinvestimento che prevedeva strategici e faraonici mercati a oriente, un avvio di merchandising sullo stile stelle e strisce, una rivalutazione in tempi brevi del brand, sta avviandosi a fatica, zoppica.

L’ingresso del nuovo dg Giovanni Gardini, di cui si parlava già a maggio scorso, è un segnale in questo senso. Thohir ha capito che gli occorre gente che conosca il territorio. All’Inter improvvisamente si parla troppo inglese.

Per quanto riguarda invece il fronte Pirelli – è in questo caso la Gazzetta dello Sport a scriverlo – è intervenuto invece Marco Tronchetti Provera: «L’ Inter è una squadra importante, il percorso è chiaro: ci auguriamo che tutto vada avanti dopo 20 anni di sponsorizzazione. Senza Moratti e la Champions? In condizioni corrette siamo disposti ad andare avanti».

Si potrebbe dunque dire che Tronchetti scommette sull’Inter, se non fosse che quelle «condizioni corrette» di fatto ha potuto indirizzarle lui, complici alcune indecisioni strategiche dei dirigenti nerazzurri. L’attuale contratto con Pirelli scade infatti a giugno e lo sponsor tecnico Nike per questioni di programmazione aveva diritto a sapere entro il settembre scorso il nome del marchio da mettere sulle maglie per la prossima stagione.

E’ stato trovato un gentleman agreement in base al quale Nike ha mandato in produzione le nuove divise senza sponsor, ma sono passati altri sei mesi e non solo l’Inter non ha trovato valide alternative, ma nel frattempo è anche stata vittima di un tentativo di truffa (un uomo d’affari che si era spacciato per tramite con Etihad) che l’ha portata a prendere tempo con Pirelli.

Senza dimenticare il tentativo di puntare a un secondo sponsor da affiancare sulle maglie a quello principale, il fastidio dell’advisor commerciale Infront, che ha proposto alcune soluzioni anche legate alla fornitura di auto, prontamente respinte, e il tentativo (infruttuoso) di rivolgersi all’agenzia IMG, ora Pirelli può appunto dettare le condizioni di un prolungamento che dovrebbe essere triennale ­ scadenza nel giugno 2019 ­ per una cifra sui 25-­27 milioni. Quasi quella che, a sentire il truffatore Lattanzi, Etihad avrebbe corrisposto per un singolo anno.

Tronchetti però ha fatto pure un cenno sibillino all’ipotesi che dalla prossima stagione l’Inter sia senza Champions League e senza Massimo Moratti. Perché anche l’impossibilità di avere garanzie di tornare nell’Europa che conta fa gioco a Pirelli in sede di negoziazione, così come le incertezze sul futuro societario.