Troppe partite in inverno, in Inghilterra pensano ai campi sintetici

Campi sintetici. Dopo un inizio di inverno caratterizzato da temperature piuttosto miti rispetto a quelle che ci si sarebbe aspettato, ora la situazione a livello meteorologico è conforme alla media…

Inchiesta diritti tv, Riccardo Silva (presidente di MP & Silva)

Campi sintetici. Dopo un inizio di inverno caratterizzato da temperature piuttosto miti rispetto a quelle che ci si sarebbe aspettato, ora la situazione a livello meteorologico è conforme alla media del periodo un po’ in tutta l’Inghilterra. In occasione del Boxing Day, che per tradizione si svolge nel giorno di Santo Stefano, ben diciotto partite dei campionati professionistici sono state rinviate proprio a causa delle condizioni avverse e a queste dobbiamo aggiungerne altre tra i semi – professionisti e i dilettanti in tutto il Regno Unito.

La perturbazione è proseguita anche nei primi giorni del nuovo anno e alcuni club stanno ancora cercando di riprendersi da un Natale che ha raggiunto livelli di umidità da record. Molti di noi hanno ancora negli occhi le immagini choc delle inondazioni che hanno colpito Carlisle Brunton Park e vari terreni intorno alle aree di Yorkshire e Lancashire.

La cancellazione o il rinvio di una partita che era stata programmata a Santo Stefano, però, può portare inevitabilmente minori ricavi per il club di casa: il Boxing Day o i match di capodanno, infatti, registrano sempre una più che buona affluenza. Lo stesso non si può dire per le gare disputate durante la settimana quando gli appassionati sono già tornati a scuola o al lavoro.

Un esempio lampante di questa situazione è quanto successo al Braintree Town, squadra che milita in Conference Premier, che ha dovuto subire tre rinvii per gare in programma in casa e questo ha messo ancora più a dura prova le risorse già limitate. Avere diversi impegni ravvicinati nel breve periodo diventa però  una preoccupazione anche per quanto riguarda la squadra soprattutto perché in rosa sono presenti giocatori semi – professionisti che devono far convivere le partite con altri impegni e responsabilità.

Una soluzione che questi club potrebbero adottare potrebbe essere l’erba sintetica. Mentre le zolle 3G sono consentite solo nei match più importanti di FA Cup, ora la Lega Nazionale ha recentemente cambiato la propria posizione in modo tale da poterle sfruttare anche per le gare di campionato della stagione 2015-2016. Il crescente numero di squadre in Scozia e in Inghilterra che hanno deciso di adttare questa soluzione evidenzia come la prospettiva sia notevolmente migliorata per chi si trova a dover lottare con condizioni climatiche non sempre favorevoli.

Avere a disposizione un campo sintetico consentirebbe inoltre al club di utilizzare la struttura per tutta la giornata, in modo tale da ottenere ulteriori introiti che potrebbero essere utili per incrementare i ricavi. In questo modo si può contare su una superficie eccellente in grado di rendere fluide le giocate per gli atleti dotati di buone doti tecniche.

Il Keynsham Town, che gioca nella Western Division League One, ha fatto il passaggio al sintetico nel 2011, garantendosi il finanziamento da parte della Football Foundation, che lavora in collaborazione con la FA e la Premier League, con il coinvolgimento della comunità garantita come parte dell’accordo. I club hanno inoltre la possibilità di chiedere un finanziamento che va da 10.000 a 500.000 sterline per progetti volti a migliorare le strutture calcio di base, anche se questi campi devono essere disponibili per sette giorni alla settimana, per un minimo di 85 ore da parte di squadre e società locali.

Julian French, segretario del Keinsham, ha recentemente rivelato al Bath Chronicle che “ogni giorno il terreno può essere utilizzato per il noleggio esterno, o per allenarsi un paio di volte a settimana. Questo significa che non ci sono più preoccupazioni per il tempo e che si ha la garanzia di poter scendere in campo il sabato”.

Stefan Diderich di Bonar Yarns, i produttori che hanno garantitp l’alta qualità del campo utilizzato nel Queen of the South Palmerston Park, ha sottolineato cheil manto erboso sintetico sta diventando un’opzione sempre più valida sia per le squadre professionistiche sia per quelle semi – professionistiche, non solo sul piano sportivo, ma anche per chi ha un buon senso per gli affari”.

Questo evita quindi che possano esserci rinvii dovuti alle perturbazioni e consente di utilizzare l’impianto durante tutto l’anno. Un campo in sintetico fornisce inoltre un reddito che può essere poi reinvestito da parte del club.