Esonero Benitez, per l’ex tecnico di Inter e Napoli il flop è Real (Madrid). Florentino Perez, presidente dei blancos, ha infatti appena annunciato la separazione dall’allenatore spagnolo: a far traboccare il vaso è stato il 2-2 contro il Valencia, ma la passione tra l’ambiente e Rafa non era mai sbocciata.
L’esonero per Benitez era, ormai, nell’aria da qualche tempo. A sostituirlo sulla panchina del Real Madrid sarà Zinedine Zidane, tecnico del Castilla, la seconda squadra del club spagnolo. Il francese cercherà di raddrizzare la situazione che vede i blancos potenzialmente a -5 dal Barcellona (che attualmente è a +2 deve recuperare una gara) e a -4 dall’Atletico Madrid, oltre a dover superare lo scoglio Roma negli ottavi di Champions League. Resta, però, il flop di Rafa Benitez, non nuovo ad esoneri “invernali”: gli era già successo all’Inter, quando Moratti lo cacciò nei giorni successivi alla conqusita del Mondiale per Club. Stavolta non sono servite parole contro la proprietà rea di non aver acquistato i giocatori richiesti, come avvenne in nerazzurro, ma è bastato un pessimo rapporto con i tifosi (con tanto di fischi durante la presentazione delle formazioni al Bernabeu) e soprattutto con lo spogliatoio. Tanto che Cristiano Ronaldo sarebbe arrivato a dire a Florentino Perez “o lui o me”, con il presidente che, a quanto pare, non ha avuto dubbi.
Esonero Benitez, mercato al vento
Cosa resta, quindi, dell’esonero Benitez, oltre alla cattiva impressione dell’ambiente per un canterano come Rafa? Beh, un mercato quasi buttato al vento, così come lo stipendio. Non è stata certo la cifra più alta di sempre, visto che il record restano i 254 milioni spesi la prima estate di Pellegrini in panchina, ma i 76 spesi per accontentare Benitez sono comunque più dei 73 di Mourinho nel 2010/11. E, soprattutto, sono stati spesi male: Kovacic (per cui ha versato 29 milioni all’Inter) finora ha influito pochissimo, e poco meglio ha fatto il brasiliano Danilo (31 milioni al Porto). Senza dimenticarsi, dicevamo, del suo stipendio: 4 milioni fino al 2018, per un totale di altri 12 milioni che, visto quanto successo in passato, il tecnico spagnolo si farà probabilmente versare interamente. Giusto per certificare di più il flop anche dal punto di vista economico.