Genoa, Preziosi si affida a Sogliano: per ora sarà consulente del presidente

Enrico Preziosi si affida a Sean Sogliano per cercare di tirare il Genoa fuori dalle secche. Sogliano, come riportato dall’edizione ligure di Repubblica, è già al lavoro. Ieri a Milano c’è…

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Enrico Preziosi si affida a Sean Sogliano per cercare di tirare il Genoa fuori dalle secche. Sogliano, come riportato dall’edizione ligure di Repubblica, è già al lavoro. Ieri a Milano c’è stato un vertice a cui hanno partecipato Enrico e Fabrizio Preziosi, l’allenatore Gasperini e Milanetto nelle sua veste di capo degli osservatori.
Il mercato ha già un nome sicuro in entrata, quello di Suso in prestito dl Milan. Ed il Genoa sta anche stringendo i tempi per Rigoni del Palermo per il quale, però, c’è da fare i conti con la concorrenza del Cagliari e vincere la resistenza di Zamparini. Ma è sull’attaccante che in questo momento si concentrano soprattutto gli sforzi della società rossoblù. E Sogliano per quanto riguarda l’attaccante ha un asso nella manca: Marco Borriello.
È stato lui a volerlo fortissamente al Carpi, sforando clamorosamente il tetto ingaggi che la società emiliana si era imposto: un milione. Adesso lo vuole portare al Genoa e gli offre un anno e mezzo di contratto. Nel Carpi ha segnato 4 gol in campionato ed uno in Coppa Italia, ma il club emiliano è sensibile all’eventualità di alleggerirsi di un ingaggio importante, anche se Borriello probabilmente è l’unica flebile speranza di non retrocedere.
Essendo stato tesserato dal Carpi per la stagione 2015-16, Sogliano sino al 30 giugno ufficialmente potrà soltanto essere inquadrato con un non meglio definito ruolo di collaboratore per poi essere inserito a tutti gli effetti in organigramma come direttore sportivo dal primo luglio. È molto probabile che a seguirlo in questa sua avventura genoana ci sia Fabrizio Cometti, un suo fedelissimo dai tempi di Verona e che anche a Carpi ha svolto il ruolo di addetto stampa, per poi lasciare non appena Sogliano si è dimesso.
Quarantacinque anni, Sean Sogliano avrebbe potuto approdare al club rossoblù già nel 2012. Anzi, c’era già anche un contratto firmato che Preziosi, però, non depositò mai in Lega e che considerò nullo quando si convinse che l’uomo giusto per il Genoa sarebbe stato Pietro Lo Monaco. Salvo poi cambiare idea dopo appena 42 giorni. Sogliano ha iniziato nel Varese, portandolo con presidente Rosati (altra meteora rossoblù) dall’Eccellenza ai play off per la serie A. Poi una rapida esperienza a Palermo (dopo pochi mesi il rapporto con Zamparini si era già deteriorato). A Verona ottiene promozione in A e salvezza, ma anche con Setti qualcosa si rompe e quest’estate passa al Carpi. Ma anche questa volta, come a Palermo, resiste solo pochi mesi.
È figlio d’arte e suo padre Riccardo è stato il direttore sportivo del Genoa in più riprese. Con Fossati e con Spinelli e poi la società l’aveva anche cercata di acquistare personalmente ma senza fortuna. «Anche mio figlio è molto legato ai colori rossoblù ed è per questo che ha accettato la proposta di Preziosi nonostante lo scherzo di tre anni fa», dice papà Riccardo che si è ritirato a Forte dei Marmi. «Faccio il pensionato, col calcio ho chiuso da tempo. Sean ha un po’ il mio carattere per questo con i presidenti non sempre è andato d’accordo. Ma ora il calcio è cambiato, non è più come ai miei tempi. Io facevo e disfavo… ».
Intanto, questa sera su Telenord consueta intervista sotto l’albero di Enrico Preziosi (un’ora e cinque minuti). Ma questa volta non è improntata all’abituale buonismo natalizio e le parole del presidente certamente faranno discutere: «Bisogna distinguere tra tifoseria e facsimile. È facile pompare quando le cose vanno bene, io voglio vedere la tifoseria quando le cose vanno male. Non mi sono piaciuti i fischi ai nostri e gli applausi all’avversario, dopo 120 minuti non va bene prendersela con i giocatori che ci hanno messo l’anima. Se una tifoseria vuole bene alla propria società, fa in modo che il momento di difficoltà venga affrontato al meglio e con grande compattezza».