Grecia in crisi. I calciatori greci hanno intenzione di indire uno sciopero a tempo indeterminato a partire dalla prossima settimana in segno di protesta a causa di un accordo di compensazione che le società non sono riuscite a soddisfare. Il sindacato dei calciatori sostiene che la Federcalcio Ellenica (EPO) e le due Leghe principali hanno non hanno rispettato un accordo che era stato stabilito due anni fa con l’obiettivo di creare un fondo speciale di soccorso destinato a venire in aiuto dei giocatori che si trovano ad affrontare problemi economici a causa delle loro società di appartenenza.
Un esempio concreto di questo lo si può riscontrare nelle situazioni vissute da Niki Volos e OFi Creta (club allenato per un breve periodo anche da Rino Gattuso) che sono state escluse dalla scorsa stagione dal campionato di Super League a causa dei problemi finanziari che hanno impedito a molti giocatori di ricevere lo stipendio con regolarità.
Il comunicato che è stato emesso per spiegare lo stato di agitazione vissuto dai calciatori spiega bene le sensazioni negative vissute da molti atleti: “I giocatori sono stati costretti ad andare oltre i limiti della tolleranza e della pazienza e sono stanchi di dover ascoltare solo promesse che puntualmente non vengono rispettate nei fatti“.
L’azione di sciopero prenderà il via dalle gare del terzo turno della Coppa di Grecia che sono in programma dal 15 al 17 dicembre e continuerà con i prossimi impegni di Super League e di Seconda divisione (equivalenti alle nostre serie A e serie B) che si disputeranno invece dal 19 al 21 dicembre.
Lo sciopero è ritenuto quindi l’unica azione da mettere in atto per cercare di tutelare gli interessi dei calciatori: “Non c’è altro modo per cercare di preservare la nostra professionalità e la nostra persona a livello economico, atletico e materiale. Chiediamo quindi che venga attivata la procedura di sostegno che era stata concordata. Non vogliamo niente di più di quanto ci spetta di diritto”.
Il calcio greco sta attraversando un periodo di profonda sofferenza con problemi che coinvolgono club e giocatori dentro e fuori dal campo, oltre alle indagini in merito allo scandalo corruzione che non fanno altro che alimentare un’ombra gigantesca su tutto il movimento.
Un esempio di questa situaizone si è verificato proprio il mese passato in occasione di quello che viene chiamato “il derby degli eterni rivali” che oppone Panathinaikos e Olympiakos, sfida che è stata rinviata ancora prima di iniziare in seguito alla presenza in campo di fumogeni e agli scontri fuori dallo stadio tra polizia e un gruppo di tifosi. I pubblici ministeri greci hanno inoltre evitato di perseguire le proprie accuse contro l’Olympiakos nel cosiddetto “Koriopolis“, lo scandalo scoppiato in riferimento ad alcune partite truccate dopo che loro stessi sono stati accusati di avere accettato tangenti mentre stavano valutando il caso.