Fair Play Finanziario, problemi per otto società

La Camera Investigativa dell’Organo UEFA di Controllo Finanziario dei Club (CFCB), presieduta dal nuovo ispettore capo Yves Leterme, ha annunciato che sei squadre sono state deferite alla Camera Aggiudicativa CFCB…

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La Camera Investigativa dell’Organo UEFA di Controllo Finanziario dei Club (CFCB), presieduta dal nuovo ispettore capo Yves Leterme, ha annunciato che sei squadre sono state deferite alla Camera Aggiudicativa CFCB per ‘debiti insoluti’ verso altri club, dipendenti e/o autorità sociali/fiscali in data 30 giugno e 30 settembre 2015.
Le sei squadre che sono state rinviate alla Camera Aggiudicativa sono İnter Bakı PİK (Azerbaigian), SC Braga (Portogallo), ASA Târgu-Mures, FC Astra Giurgiu, FC Botoşani (Romania) e FC Dnipro Dnipropetrovsk (Ucraina).Le sentenze dell’Organo di Controllo Finanziario su questi club dovrebbero essere emanate dalla Camera Aggiudicativa entro fine anno.
E’ stato inoltre deciso dalla Camera Aggiudicativa (CFB)

di aprire un’indagine contro due squadre (Fenerbahçe SK e Trabzonspor AŞ, Turchia) per la sospetta violazione del pareggio di bilancio, come emerso dagli ultimi dati finanziari consegnati. Le società continueranno a essere monitorate nei prossimi mesi, mentre la UEFA diramerà ulteriori comunicazioni in proposito a febbraio 2016.
Per tutte le otto società sono stati sospesi i premi in denaro.
Nel frattempo, prosegue il monitoraggio delle squadre che avevano precedentemente firmato un concordato, e in particolare delle otto che avevano garantito il rispetto del pareggio di bilancio durante la stagione 2015/16: Hull City FAC (Inghilterra), Panathinaikos FC (Grecia), Hapoel Tel-Aviv FC (Israele), Ruch Chorzów (Polonia), Sporting Clube de Portugal (Portogallo), FC Rostov (Russia), Galatasaray AŞ (Turchia) e Kardemir Karabukspor (Turchia). Dalla lista manca il PFC CSKA Sofia (Bulgaria), già sanzionato per non aver rispettato l’accordo.
A inizio 2016 verranno comunicate altre informazioni sul monitoraggio dei concordati.
Le decisioni arrivano in modo inevitabile soprattutto dopo che solo poche settimane fa si è deciso di inasprire le regole relative al fair play finanziario: in particoalre si sono approvate una riduzione del debito massimo accettabile da 45 milioni di euro a 30 milioni di euro, una più semplice determinazione delle parti coinvolte, persone e imprese, e una attuazione più stringente dei criteri sui debiti non saldati, senza dimenticare l’introduzione degli accordi volontari che permetterà ulteriormente alle società di sviluppare business plan a lungo termine pur rimanendo all’interno delle condizioni dettate dall’Organo di Controllo Finanziario per Club della UEFA e il fatto che con le nuove regolamentazioni i club saranno monitorati costantemente e dovranno presentare i dati di pareggio di bilancio prima e più spesso rispetto al passato.