L’AS Roma pronta a lanciare il progetto “Food Day”. Per ogni squadra che vuole primeggiare ad alti livelli diventa indispensabile organizzare campagne di marketing in grado di generare introiti e coinvolgimento nei tifosi. Proprio per questo la Roma continua a credere fortemente nel progetto di beneficienza, denominato Roma Cares, che vedrà presto una nuova puntata dedicata al progetto “Food Day”.
La società giallorossa, tramite la fondazione Roma Cares, ha così annunciato il Food Day, un giorno dedicato alla distribuzione dei generi alimentari in favore delle mense della Capitale. In occasione della gara Roma-Atalanta del 29 novembre, verranno così allestiti presso lo Stadio Olimpico ei punti di raccolta in prossimità dell’Obelisco adiacente a Piazza Lauro de Bosis e in viale dei Gladiatori. Si tratta di un progetto che nasce in collaborazione con le iniziative condivise con la Santa Sede nell’Anno del Giubileo Straordinario della Misericordia con lo scopo di coinvolgere i propri tifosi in un’attività volta a pensare chi in questo momento sta vivendo un momento di difficoltà.
L’obiettivo è quello di provare a restituire e convertire l’amore che abitualmente riceve, in un gesto di solidarietà nei confronti delle persone meno fortunate.
Le derrate scelte non potevano non avere un tocco di giallorosso: i supporter sono infatti invitati a consegnare mais e pelati, che verranno poi distribuiti tramite la Comunità di Sant’Egidio, il Centro Baobab e il Banco Alimentare Lazio, oltre alle mense di Santa Lucia, Regina Mundi e Appio-Tuscolana.
Il Food Day verrà organizzato e promosso in collaborazione con Equoevento Onlus, l’organizzazione che si occupa del recupero delle eccedenze alimentari e della loro ridistribuzione presso enti caritatevoli e Case Famiglia. Con Roma Cares, il club intende confermare il proprio impegno nella lotta allo spreco alimentare e nelle iniziative socialmente rilevanti: ogni domenica, a partire dalla scorsa stagione, grazie all’attività dei volontari di Equoevento, l’AS Roma ha salvato circa cinquemila pasti dall’alto valore nutritivo, donando le eccedenze provenienti dalle aree hospitality dello Stadio Olimpico. Si tratta quindi dell’ennesima dimostrazione di come anche il mondo del calcio possa prestare attenzione nei confronti di chi è meno fortunato come già dimostrato in occasione degli aiuti raccolti in favore dei migranti.