Adidas ha chiuso il terzo trimestre del 2015 con un utile netto in crescita del 10% a 311 milioni di euro. I ricavi sono saliti del 13% a 4,76 miliardi di euro. Abbastanza per spingere il colosso tedesco dello sportswear a migliorare l’outlook per l’intero esercizio.
Il colosso dello sportswear guidato dal ceo Herbert Hainer ha rivisto al rialzo gli obiettivi di crescita delle vendite e dei profitti per l’intero anno 2015, e ora ipotizza una crescita del 6-9% del fatturato rispetto al 2014, contro circa il 5% precedentemente previsto e prevede di realizzare un utile netto in crescita del 10%, contro un aumento tra il 7% e il 10% fissato come obiettivo. Il gruppo tedesco ha infine rivisto al rialzo anche le previsioni del margine operativo, indicato tra il 48% e il 48,5%, contro il 47,6% registrato nel 2014.
I vertici aziendali hanno comunicato che «i dati incoraggianti non si limitano a Nord America ed Europa, ma anche in Cina le vendite vanno bene e nel gigante asiatico l’azienda tedesca non sta conoscendo crisi». Il Nord America resta un mercato chiave per il marchio e in quest’area il terzo trimestre ha segnato una crescita del 6,5%.
Adidas sfida Nike e Under Armour e aumenta gli investimenti in marketing
Anche alla luce dei risultati del terzo trimestre Adidas ha deciso di aumentare le spese nel marketing per contrastare la numero uno mondiale Nike, portando questa voce al 13-14% del fatturato, contro il 10-11% delle società rivali. Dopo essere finita al terzo posto nel mondo dietro Nike e Under Armour, Adidas torna a guadagnare terreno, grazie alla ripresa negli Usa, dove è riuscita a sfondare grazie alle partnership con la Lega dell’hockey e con le sponsorizzazioni dei principali giocatori di football americano. I nuovi obiettivi sono una campagna nel basket e il rafforzamento nel campionato 2016 di calcio.