Scandalo FIFA, Blatter sembra un fiume in piena e chi viene colpito, cerca di rispondere subito alle accuse smentendo quanto detto al presidente uscente della FIFA.
E’ questa la sintesi di questi ultimi due giorni dove, al centro di tutto, c’è l’assegnazione dei Mondiali del 2018. In questi mesi, lo scandalo FIFA ha travolto molte persone, molti paesi e soprattutto molte Federcalcio, andando così a ledere l’immagine dell’intero movimento calcistico.
Nella giornata di ieri, il presidente sospeso della FIFA, Joseph Blatter, in un’intervista al ‘Financial Times’, aveva fatto intuire che, nell’assegnazione dei Mondiali del 2018 e del 2002, c’era stato un accordo che avrebbe dovuto portare ad assegnare alla Russia il primo e agli Stati Uniti il secondo. Alla fine, tale accordo è stato rispettato solo in parte per questioni politiche, ed ecco quindi anche il motivo dei continui scontri a distanza tra la Russia e gli Stati Uniti, in merito allo Scandalo FIFA e al Mondiale del 2018.
La Russia non ha visto minimamente di buon grado le dichiarazioni del presidente svizzero e per questo motivo, nella giornata di oggi, il ministro dello Sport russo, Vitali Moutko, ha smentito ogni accordo per ottenere l’organizzazione del Mondiale di calcio 2018.
“Non c’è stato alcun accordo per ottenere la Coppa del Mondo 2018. Noi siamo venuti con il nostro progetto. E la Russia non ha concluso accordi con nessuno, noi abbiamo ottenuto questo Mondiale per merito”, ha dichiarato Moutko, citato dalle agenzie di stampa russe.
Insomma, anche per la Russia non è un bel momento. Attaccata nella scorsa settimana per l’improvvisa decisione di ridurre il budget per l’organizzazione del prossimo Mondiale, ora deve rispondere anche alle accuse di chi finora è stato a capo della FIFA.
Dunque, al di là della posizione presa della Russia, sembrerebbe che il lavoro da fare per il prossimo presidente FIFA, per eliminare questi giochi politici ed economici, sia realmente tanto e per farlo, avrà bisogno del massimo sostegno politico.