Barcellona, il rischio che la politica possa influenzare il calcio, almeno in Spagna è molto alto. Se poi il club in questione è il Barcellona, la discussione su quanto la politica possa influenzare questo sport, si anima ancora di più.
Il segretario di Stato spagnolo per lo sport, Miguel Cardinal, ha detto che solo l’idea che il Barcellona giochi nel campionato di calcio francese piuttosto che in quello spagnolo, è “assurdo”. Cardinal ha risposto alle osservazioni formulate dal primo ministro francese, Manuel Valls, nato a Barcellona, che nel caso di un ipotetico indipendentismo catalano, non avrebbe chiuso le porte al Barca in Ligue 1.
“Non credo che Valls abbia detto quella frase“, ha spiegato Cardinal al quotidiano ‘As’, aggiungendo che “quello che i governi pensano è irrilevante in questo momento. Dobbiamo rispettare l’autonomia dello sport, delle competizioni e delle organizzazioni che stanno dietro lo sport, non siamo gli organismi di governo, ma lo sono le loro rispettive federazioni“.
Cardinal ha aggiunto che l’idea che il Barcellona giochi in Francia è “assurda“, perché “i campionati sono organizzati per scoprire quale sia la squadra migliore nel loro territorio. In Portogallo vogliono sapere chi è il miglior club portoghese, in Italia vogliono conoscere la migliore squadra italiana e in Francia il migliore club francese“, ha spiegato, forse dimenticando l’attrazione economica che porterebbe avere una squadra come il Barcellona nel campionato francese.
Cardinal ha anche espresso dubbi sul fatto che il presidente del Barcellona, Josep Maria Bartomeu, che ha cercato di evitare di essere direttamente coinvolto nel dibattito sull’indipendentismo catalano, vorrebbe veder giocare il club in un campionato diverso da quello spagnolo.
“Qualche settimana fa Bartomeu ha detto, vogliamo che il club continui a giocare nel campionato spagnolo, come vogliono tutti gli altri club catalani e sono certo che i club francesi vogliono solo club della Francia nel loro campionato. E’ qualcosa che dipende dalla natura dello sport, non dai governi“, ha spiegato il Cardinal.