Come ogni anno, il magazine statunitense Forbes ha nominato, attraverso la sua classifica Fab 40, ovvero i 40 brand sportivi con il valore più alto al mondo. E lo ha fatto suddividendoli in quattro categorie da 10 elementi ciascuno: aziende, eventi, sportivi e squadre.
Il metodo usato da Forbes indica non solo il valore di mercato di un brand, ma anche quanto il contributo che il nome da al brand stesso in termini di quantificazione del valore. Ogni categoria, poi, ha dietro una precisa metodologia di calcolo del valore stesso.
Per le aziende, il valore è dato dalla differenza tra la stima dell’enterprise value (cioè il valore dell’impresa) e il valore di un’attività simile. Il valore delle squadre sportive è calcolato in base ai ricavi generati nel mercato domestico – ad esempio dai diritti tv o dai biglietti delle partite – e comparato con i ricavi generati da una squadra rappresentativa di un altro sport nello stesso mercato di riferimento. Riguardo gli atleti, è calcolato in base ai guadagni generati e comparati con quelli dei dieci maggiori atleti della classifica dell’anno precedente. Infine, riguardo gli eventi, il loro valore è calcolato in base ai ricavi generati per ogni giorno di ogni singolo torneo.
Il dominio di Nike: il “baffo” vale 26 miliardi di dollari
Non solo, ma Forbes Fab 40 dice anche quali sono i brand che hanno aumentato il proprio valore e quali invece lo hanno visto diminuire, più o meno drasticamente. Nel mondo delle aziende, ad esempio, ci sono entrambi gli esempi. La Nike, che domina la categoria sport business, vale oggi ben 26 miliardi di dollari: nel 2007 valeva 7,5 miliardi. Adida ne vale attualmente 6,2 milioni, ed è terzo in classifica.
Un incremento, spiega Forbes, dovuto ad alcune strategie come quella dell’accordo con Micheal Jordan, che permette all’azienda di Beaverton di dominare il 95% del mercato delle scarpe da basket. E poi ci sono gli accordi con i tornei di college, molto seguiti negli Usa (come la Ncaa): secondo le ultime voci di stampa, Nike avrebbe rinnovato l’accordo con la University of Texas da 200 milioni di dollari per i prossimi 15 anni.
Dall’altra parte ci sono brand come Reebok che hanno conosciuto un forte ribasso. Dopo aver retto la competizione nella produzione di sneakers negli anni Ottanta, l’azienda si è fatta sorpassare da Nike e non è riuscita ad innovarsi, finendo poi per essere acquistata da Adidas nel 2006. Da 2 miliardi, ora il marchio vale 830 milioni di dollari.
Le new entries
Sono tre i nuovi ingressi nella classifica. Nella sezione eventi ci sono i playoff del football versione collegiale con 106 milioni di dollari di valore: Espn pagherà 5,7 miliardi di dollari per i diritti tv del football, compresi proprio i playoff delle squadre di college. Tra gli atleti c’è Kevin Durant: la stella della squadra Nba degli Oklahoma Thunders, il cui brand vale 18 milioni di dollari, ha firmato lo scorso anno un accordo con Nike da circa 300 milioni di dollari, royalties incluse. Infine, sempre nel basket, c’è da registrare il debutto della squadra dei Knics, con un valore di 361 milioni di dollari.
Squadre di calcio e calciatori: nessuno al primo posto
Se tra le aziende domina Nike, tra gli eventi è il Superbowl il primo al mondo con 580 milioni di dollari di valore. Seguono i Giochi Olimpici con 348 milioni, il calcio è quarto con i Mondiali, che valgono 229 milioni di dollari. Champions League ottava con 127 milioni di dollari.
Tra gli atleti primo è Tiger Woods, che vale 30 milioni di dollari. Primo tra i calciatori è Cristiano Ronaldo, il cui brand vale 16 milioni di dollari, uno in meno del 2014. Tra primi 10, è l’unico rappresentante del pallone preso a calci. Tra le squadre, anche qui il calcio non ai primi posti. Primi sono i New York Yankees con un brand dal valore di 661 milioni di dollari. Primo nel calcio il Real Madrid, con un valore di 464 milioni di dollari: si tratta di 20 milioni in meno rispetto al 2014, a causa, spiega Forbes, di una Champions non vinta come appunto successo l’anno precedente quanto le Merengues si aggiudicarono la Decima.
Segue il Manchester United con un valore di 446 milioni di dollari, contro i 399 del 2014. Settimo il Barcellona, il cui brand nel 2015 vale 437 milioni di dollari, contro i 438 dell’anno precedente. Ottavo il Bayern Monaco, che vale 375 milioni di dollari, contro i 287 dell’anno precedente.