Fifa, elezioni confermate il 26 febbraio, idea limite 12 anni presidente. In attesa che scada la sospensione inflitta per la durata di 90 giorni ai danni di Joseph Blatter e Michael Platini, il calcio a livello mondiale si prepara a vivere un momento importante con la decisione relativa al nuovo presidente Fifa. Il Comitato Esecutivo ha così confermato che non dovrebbero esserci cambiamenti rispetto alla data inizialmente prevista per la tornata elettorale.
Anche se il momento si avvicina, le incertezze non mancano e riguardano in modo particolare la candidatura del numero uno dell’Uefa Michel Platini coinvolto nella vicenda relativa ai due milioni di franchi svizzeri ricevuti proprio da Blatter per un lavoro da consulente fatto negli anni passati. Il francese, però, proprio nelle ultime ore ha ribadito non solo di essere estraneo alle pesanti accuse che gli vengono rivolte, ma anche di sentirsi quasi vittima di un complotto da parte di qualcuno che non lo vorrebbe alla guida del massimo organismo calcistico a livello mondiale.
La giornata di oggi è stata comunque davvero importante: si è tenuta, infatti, una riunione del comitato esecutivo, la prima dal momento in cui è stata decisa la sospensione ai danni del presidente Blatter. Lo svizzero aveva comunque già annunciato l’intenzione di dimettersi prima di essere sospeso per 90 giorni, mentre è stato a sua volta sospeso dal comitato etico lo stesso Platini per la storia riguardante pagamenti per l’anno 2011.
L’incontro del comitato esecutivo Fifa era stato programmato per confermare che l’organo che governa il calcio mondiale andrà avanti con le elezioni del 26 febbraio. Platini ha presentato la sua candidatura prima della scadenza del 26 ottobre, ma potrebbe essere dichiarato ineleggibile a causa della sua sospensione. L’ex campione della Juventus è ora in attesa del verdetto del comitato di appello Fifa, ma si augura che non ci siano ulteriori intoppi e di poter presentare la sua candidatura come da programmai; se così non dovesse avvenire la beffa per lui sarebbe davvero forte.
Previste anche una serie di misure per garantire maggiore trasparenza e controllo (per esempio, rendere pubblici i compensi annui dei massimi dirigenti) mentre per quanto riguarda i mandati, la Commissione propone un massimo di 12 anni per il presidente della Fifa e un limite di età di 74 anni per lo stesso presidente e i membri del futuro Consiglio. Sempre legato al capitolo governance, viene chiesto maggiore spazio per le donne, con almeno una rappresentante per Confederazione nel Consiglio. Importante anche la parte di riforme proposta per la presidenza perchè “le organizzazioni forti si distinguono non solo per i loro prodotti e i loro servizi ma anche per i loro leader”. E ai leader vengono chiesti responsabilità, umiltà (“devono riconoscere e accettare che gli errori del passato ci sono stati e sono stati inaccettabili”), l’essere esemplari, rispetto e onestà: “la Fifa ha una lunga strada davanti e ha bisogno di una seria riforma a livello organizzativo e culturale”. “Sono felice di aver visto grande unità fra i membri dell’Esecutivo durante le nostre discussioni sulle riforme – ha commentato Hayatou – Aumentare la trasparenza delle inchieste del Comitato etico è solo un esempio del nostro fermo impegno a cambiare le cose ed è stato anche significativo stabilire il percorso che ci porterà alle elezioni”.