Genoa, Preziosi stringe sul nuovo socio: «si chiude entro la fine di ottobre»

«L’operazione è in corso e sì, ritengo che entro ottobre si potrà chiudere. Anzi, si dovrà chiudere». Il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, detta i tempi per la finalizzazione dell’accordo…

UEFA EURO 2012: ITALY NATIONAL TEAM; CESARE PRANDELLI PRESS CONFERENCE

«L’operazione è in corso e sì, ritengo che entro ottobre si potrà chiudere. Anzi, si dovrà chiudere». Il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, detta i tempi per la finalizzazione dell’accordo con l’investitore che potrebbe presto affiancarlo nel capitale del Genoa e che in futuro potrebbe prenderne il posto nel ruolo di azionista di riferimento. «Per il momento sono alla ricerca di qualcuno che mi affianchi», spiega Preziosi in un’intervista pubblicata sull’edizione di Genova de La Repubblica, «se poi più avanti costui mi dirà: “Voglio tutto”, gli risponderò: “Benvenuto nel mondo dei pazzi” e passerò la mano».

Nessun dettaglio sull’identità del potenziale investitore. «Si tratta di personaggi che hanno vissuto e vivono all’estero. Ci sto lavorando da aprile». Ma non si tratterebbe del banker italiano residente a Dubai e socio in affari di Mr Bee, Victor Pablo Dana (che il 22 ottobre terrà una conferenza stampa per dare un annuncio importante sul club rossoblu). «L’ho incontrato una sola volta e siamo rimasti a parlare undici, no dodici minuti», ha sottolineato Preziosi. «Gli ho spiegato che non vendo agli intermediari ma soltanto a chi ci mette la faccia e i soldi. So benissimo peraltro che nessuno prenderebbe il Genoa se non ci fosse un interesse progettuale, ossia la prospettiva di poter fare bene sul piano sportivo».

Smentiti da Preziosi anche gli altri nomi fin qui circolatiGianluca Masnata, il manager di Savignone trasferito a Lugano che sembrava avesse l’uomo giusto da far incontrare a Preziosi, Carmine Villani, altro intermediario che avrebbe dovuto portare al Genoa qualche fondo che avesse interesse a investire nel calcio, ma nemmeno Giovanni Calabrò, imprenditore politicamente vicino a Silvio Berlusconi e a Forza Italia.

«Mi interessa che il Genoa non finisca in mano a degli avventurieri. Voglio trattare soltanto con gente che mi mette il nome e una faccia ben leggibile. Persone economicamente capienti che con un apporto di capitali possano mettere a posto i conti del Genoa», ha spiegato ancora Preziosi prima di soffermarsi sulla situazione economica del club. «La situazione negli ultimi tre anni è migliorata, il Genoa è fuori pericolo. Ma voglio mettere definitivamente in sicurezza i conti della società. Fatturiamo 52/53 milioni a fronte di costi per 42/43 milioni, con un tetto ingaggi sotto i 30 milioni di euro. La differenza di attivo sul bilancio di gestione va purtroppo a compensare i debiti pregressi della società col Fisco, assieme alle plusvalenze».