Nasce squadra in memoria di Ciro Esposito. Saranno tutti ragazzi con precedenti penali i componenti della Asd Ciro Vive, la squadra che militerà nel campionato di calcio a 5 e che disputerà il campionato di Serie D. Si tratta di un’iniziativa molto particolare visto che la rappresentativa nasce proprio per onorare la meglio la memoria di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli morto un anno fa, dopo 50 giorni di agonia, a seguito della ferita d’arma da fuoco subita a Roma nel giorno della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina.
Per mettere in evidenza in maniera dettagliata il progetto è stata organizzata anche una presentazione della squadra, che si terrà sabato 17 ottobre alle ore 15 nella sede dell’Arci Scampia in via Fratelli Cervi, dove alle ore 17 si giocherà la prima partita in casa. I colori della squadra saranno il bianco e l’azzurro, gli stessi che Ciro Esposito portava nel cuore, mentre tutto il materiale vestiario e le divise necessarie per partite e allenamenti sono stati donati dalla SSC Napoli calcio: la società, infatti, dal momento dell’accaduto fino ad ora non ha mai fatto mancare il suo sostegno alla famiglia dello sfortunato tifoso.
Le spese per l’iscrizione e l’affiliazione alla Figc e campionato sono invece state sostenute da alcuni sponsor, tra cui Il Brigante dei Sapori ed altri commercianti del territorio che sono vicini alla famiglia Esposito. La squadra è capitanata da Pasquale, il fratello di Ciro mentre il presidente è il papà Giovanni e il suo vice è Michele, l’altro fratello del giovane tifoso azzurro, scelte certamente non casuali, ma fatte proprio per dimostrare in maniera evidente quanto gli Esposito siano felici di questa iniziativa.
In una nota ufficiale si è così voluto spiegare meglio come sia nato questo progetto particolare e quali siano gli scopi che si vogliono perseguire: “I giovani che compongono la squadra sono tutti amici di Ciro, che sono stati più sfortunati perché hanno preso strade sbagliate ma che oggi hanno deciso di combattere la violenza – si sottolinea – quella che è stata la rovina della loro vita proprio sulla scia del messaggio che Antonella Leardi porta avanti da oltre un anno per trasmettere ai giovani i valori della legalità, della non violenza e della fratellanza tra tifoserie avversarie”