ESCLUSIVO/ Leonardo ha pensato di candidarsi presidente della Fifa. Ma non è ancora detta l'ultima parola

Negli ultimi giorni Leonardo ha pensato seriamente a candidarsi alla presidenza della Fifa ma l’ex terzino del Brasile (nonché ex allenatore di Milan e Inter) ha preferito non proseguire la sua corsa…

cartellino azzurro grande

Negli ultimi giorni Leonardo ha pensato seriamente a candidarsi alla presidenza della Fifa ma l’ex terzino del Brasile (nonché ex allenatore di Milan e Inter) ha preferito non proseguire la sua corsa nonostante il grande sostegno dimostrato nei suoi confronti da numerosi rappresentati del calcio mondiale incontrati da Leonardo nelle ultime settimane.

L’indiscrezione è stata raccolta da Calcioefinanza.it in ambienti delle maggiori organizzazioni calcistiche internazionali ed è stata confermata a C&F da esponenti politici brasiliani. Leonardo infatti, dopo gli ultimi accadimenti che hanno portato alla sospensione di uomini di rilevo del calcio internazionale (tra cui il presidente della Fifa Josep Blatter e il presidente dell’Uefa Michel Platini), ha fatto una vera e propria full immersion nel mondo politico della Fifa ricevendo molte esortazioni ad andare avanti nel suo tentativo di diventare il numero uno del calcio mondiale. Ma per ragioni personali ha preferito non proseguire. Non è detto però – dato che la scadenza per presentare la candidatura è il 26 ottobre – che Leonardo non torni sui suoi passi nei prossimi giorni decidendo quindi di correre per diventare presidente della Fifa del dopo Blatter.

Leonardo, al secolo Leonardo Nascimento de Araújo, può infatti vantare un gran numero di estimatori nel calcio mondiale sia derivanti dalla sua carriera da calciatore sia per quello che ha fatto dopo aver smesso con il calcio giocato come allenatore e manager. Non solo, ma con alle spalle una carriera che lo ha portato a lavorare in molte nazioni tra Sudamerica, Asia ed Europa Leonardo parla correntemente sei lingue (portoghese, italiano, inglese, francese, e un po’ meno bene il giapponese e lo spagnolo) e soprattutto vanta contatti importantissimi nel mondo del calcio. In Italia ad esempio continua ad avere uno splendido rapporto con l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani (i rapporti con Berlusconi si sono invece un po’guastati dopo l’esperienza come allenatore del Milan nella stagione 2009/10). Sempre a Milano ha un ottimo rapporto con Massimo Moratti e la sua famiglia che è ben precedente alla sua esperienza come allenatore dell’Inter nella stagione 2010/11. Infine è profondamente stimato dal ricchissimo e potentissimo patron del Paris Saint Germain, il qatarino Nasser Al-Khelaifi, dove è stato direttore sportivo nelle recenti stagioni.

Leonardo: dal Flamengo al Psg, passando da Milan e Inter

Leonardo ha iniziato la carriera nelle giovanili del Flamengo (è originario di Niteroi, città che sia affaccia sulla Baia di Guanabara di fronte a Rio de Janeiro) e in quel club, che è la squadra con il maggior numero di tifosi in Brasile, ha mosso i primi passi nel calcio professionistico prima di passare al San Paolo dove ha vinto la Coppa Intercontinentale nel 1993. L’anno successivo ha conquistato con la Seleção la quarta coppa del mondo per il Brasile e dopo il mondiale del 1994 è passato al Kashima Antlers in Giappone dove è rimasto due anni prima di sbarcare in Europa al Paris Saint-Germain. Nella capitale francese ha giocato sino al 1997 quando è passato al Milan (dove nel 1999 conquista uno scudetto) prima di tornare in Brasile nel 2001.

Nel frattempo in Brasile ha dato vita alla Fundação Gol de Letra con scopi umanitari. Dopo il ritiro dal calcio giocato (avvenuto con una brevissima esperienza al Milan nel 2003) è rimasto legato per diversi anni all’ambiente rossonero tanto da essere stato direttore della Fondazione Milan fino a maggio 2006. Nella sua carriera è stato anche un consulente di calciomercato e Direttore operazioni area tecnica del club milanista nonché emissario per la società in Sudamerica. Il merito dell’ingaggio di Kaká, Pato e Thiago Silva è in gran parte suo. Nel 1999 è stato nominato allenatore del Milan concludendo la stagione al terzo posto con la qualificazione diretta in Champions League. Ma il finale di stagione sarà caratterizzato da incomprensioni con il patron rossonero Berlusconi e dopo la conclusione del campionato Leonardo darà per sempre l’addio al club rossonero.

Nel dicembre 2010 ha effettuato un controverso passaggio all’Inter quando ha accettato la proposta del presidente Moratti di diventare allenatore del club nerazzurro in sostituzione dell’esonerato Benitez. Al termine di quella stagione vince una Coppa Italia ma subito dopo aver conquistato la coppa nazionale lascia l’Inter per accettare la proposta di Al-Khelaifi di diventare il direttore sportivo del Paris Saint-Germain con l’obiettivo di portare il club parigino tra i protagonisti del calcio internazionale.