Juventus, Il Fatto rompe il tabù sull'addio di Calvo e sui dissidi tra Elkann e Agnelli

Juventus Agnelli Calvo. L’addio di Francesco Calvo alla Juventus finisce a tutta pagina su un quotidiano nazionale. Oggi Il Fatto Quotidiano – per la prima volta a chiare lettere – entra…

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Juventus Agnelli Calvo. L’addio di Francesco Calvo alla Juventus finisce a tutta pagina su un quotidiano nazionale. Oggi Il Fatto Quotidiano – per la prima volta a chiare lettere – entra nella vicenda e ricostruisce i retroscena della vicenda in cui c’entrano poco il calcio e la finanza ma molto gli affari personali e di cuore del presidente Andrea Agnelli. E conferma tutte le indiscrezioni delle ultime settimane sulla vicenda.

“Radio-portineria – scrive Il Fatto – parla di Andrea e Deniz colti in atteggiamenti inequivocabili durante una festa di matrimonio nel maggio scorso. Con esplosione dello scandalo ed esiti subito dirompenti”.

Andrea è sposato con Emma Winter (e padre di due bambini, Baya di 10 anni e Giacomo Dai di 4) che se ne è andata a vivere con i due bambini nella residenza di Londra.

Francesco Calvo, l’amico tradito, ha chiuso il rapporto di lavoro con la Juve e dopo una buonuscita milionaria si è accasato nientemeno che al Barcellona, di cui è diventato dal 1 ottobre nuovo direttore commerciale.

Deniz Akalin,moglie di Calvo, sceglie di non dare seguito al flirt con Andrea, ricompone il rapporto col marito e lo raggiunge, con la bambina in braccio, a Barcellona.

Andrea Agnelli lascia la casa in cui ha vissuto con Emma e i figli e si trasferisce in un nuovo appartamento, sempre a Torino, per viverci da solo.

John Elkann, il cugino, fratello di Lapo e presidente di Exor (la cassaforte della Real Casa), è furibondo con Andrea non tanto per lo scarso stile mostrato, quanto per i danni economici che la vicenda innesca: la buonuscita milionaria a Calvo, la rinuncia a un manager che stava portando alle stelle il marketing juventino (tra i suoi successi il contratto con Adidas e la crescita del club fuori dall’Europa), per non parlare del regime di comunione dei beni del matrimonio con Emma che potrebbe avviare un contenzioso giudiziario su una considerevole fetta del tesoro di famiglia.

Ad Andrea compete infatti il 10% dell’Accomandita degli Agnelli oltre che la gestione del patrimonio personale del padre Umberto, morto nel 2004.

John insomma non perdona al cugino (“Non puoi far pagare i tuoi errori agli azionisti della Juve” sarebbe la frase di condanna) lo scacco in cui potrebbe metterlo Emma, la moglie che su Twitter da un lato lo difendeva insolentendo Totti e Conte, dall’altro postava foto di Caceres a torso nudo commentando: “Questo ha definitivamente migliorato il mio lunedì” per poi reclamare a viva voce l’acquisto di “giocatori con grandi bicipiti”, per i quali apertamente stravede.

Quel che è certo – al di là delle esagerazioni de Il Fatto che butta nella vicenda una serie di pretesti per far sembrare la situazione in casa Juve più drammatica di quello che è – è che il lavoro di Francesco Calvo non si può discutere: l’obiettivo di portare la Juve nella top ten della Money League (la classifica Deloitte) era ed è alla portata ma potrebbe subire un inevitabile rallentamento dopo il passaggio del dirigente (che la società deve ora sostituire con un manager all’altezza) al Barcellona.

E a questo punto la speranza è che prima di tutto sia il progetto complessivo a continuare a correre come fatto in questi anni. Dopo di che rimarrà soprattutto la vicenda umana di Andrea Agnelli, che un giorno dichiarò a Repubblica: “so che la famiglia e l’ambiente trovano sempre un posto nel carattere delle persone. E rimangono lì per sempre”. Purtroppo, delle tante lezioni imparate in famiglia, forse, Andrea ha mancato la più importante arrivata dallo zio Gianni Agnelli: “Innamorarsi è da camerieri”.