Bilancio Panini 2014, volano gli utili: apertura ai fondi private equity

Un 2014 straordinario per le storiche figurine della Panini Spa di Modena, che – come riporta l’edizione odierna di ItaliaOggi – si prepara al possibile acquisto da parte dei fondi di…

figurine panini

Un 2014 straordinario per le storiche figurine della Panini Spa di Modena, che – come riporta l’edizione odierna di ItaliaOggi – si prepara al possibile acquisto da parte dei fondi di private equity forte di un bilancio 2014 eccezionale sotto il profilo della redditività, grazie all’effetto della competizione internazionale svoltasi lo scorso anno. Decisivo nel successo è stato il mondiale brasiliano che ha trainato le vendite con l’edizione straordinaria della collezione dedicata al Mundial e venduta in oltre 125 paesi.

La Panini si dimostra azienda solidissima forte dei suoi 703 milioni di attivo (fra cui quasi 42 milioni di liquidità) e i 224 milioni di patrimonio netto costituito da riserve per oltre 150 milioni. L’azienda, tramite la Id4, fa riferimento da una parte alla Fineldo (finanziaria della famiglia Merloni) e dall’altra all’amministratore delegato Aldo Hugo Sallustro, qualche settimana fa, ha infatti visto gli azionisti destinare interamente a riserva l’utile 2014 di circa 59 milioni di euro, all’incirca decuplicato raddoppiato rispetto ai 5,7 milioni di profitto dell’esercizio precedente.

Anche il fatturato complessivo è lievitato a 758 milioni perché i ricavi da album, figurine e publishing sono saliti a 313 milioni mentre dal punto di vista reddituale hanno giovato circa 8 milioni di rivalutazioni su anni Chile, Editorial Panini Messico e Panini Rus. Il settore publishing è rappresentato dalla produzione di storie Disney inedite per «Topolino», dalla redazione tedesca dei titoli di «Star Wars», all’edizione dell’opera completa di Milo Manara e dai fumetti «Marvel».

L’azienda occupa circa 500 addetti e in un anno super ha realizzato 197 milioni di ebitda, ha affrontato i Mondiali con successo distribuendo le fi gurine in oltre 125 paesi, implementando la produzione grazie alla costruzione di nuovi macchinari per l’imbustamento e sviluppando anche il business digitale, attualmente non redditizio, grazie a una «collezione virtuale», e ad una app per smartphone e tablet scaricata e utilizzata per numeri di centinaia di milioni che si aggiungono agli oltre 150 siti web, al canale YouTube e alla presenza sui social network grazie a 50 pagine ufficiali Facebook e oltre 30 profili Twitter. C’è da aggiungere, poi, che oltre il 50% delle visite al sito della Fifa vengono originate da Panini. Infine sono stati aperti due Panini Store (Bologna e Firenze) ed è stato venduto l’immobile di proprietà della fi liale francese.