Fiorentina prima in serie A, ma la dirigenza gioca a nascondino nonostante un primato anche economico abbastanza interessante. ”Firmerei peri il terzo posto ma la parola scudetto ci piace”: così ieri sera il direttore sportivo della Fiorentina, Daniele Pradè, ospite de ‘Il Processo del lunedì’ su Rai Tre ha definito gli obiettivi della sua società, che in questo momento è prima in classifica con il settimo monte ingaggi della serie A.
La Fiorentina prima in serie A in questo momento ha 18 punti, un risultato che, tenuto conto di un monte ingaggi pari a 45,4 milioni di euro, significa un investimento di 460 mila euro per ogni punto realizzato. Un calcolo puramente teorico, comunque, visto che i giocatori saranno chiamati a far fruttare i propri ingaggi anche in Coppa Italia e Europa League, ma che serve per un raffronto generale tra le squadre di Serie A.
Nel raffronto generale spiccano il Chievo Verona, il Sassuolo e l’Atalanta che hanno speso 410 mila euro per ogni punto mentre la Juventus – inevitabilmente – è in questo momento la peggiore con 2,86 milioni di euro di media seguita dal Milan a 2,03 milioni di euro.
Una proiezione, questa, che giustifica le affermazioni di Pradè, dopo che proprio ieri mattina l’Inter, attraverso Javier Zanetti, aveva invece definito in altro modo la sua posizione. L’argentino al contrario di Pradè aveva detto di non accontentarsi del terzo posto lasciando intendere quindi che i nerazzurri in questo momento pensano dichiaratamente allo scudetto.
”A noi piace la parola scudetto – ha aggiunto Pradè – Ci godiamo questo primato. Sognare è il principio di qualcosa di grande. Sappiamo che strada e’ lunga e restiamo con i piedi per terra. Io firmerei per il terzo posto, Ci sono squadre più attrezzate di noi. le favorite per lo scudetto? Napoli, Roma e Inter”.
Dopo i rituali complimenti a tutte le squadre che possono avere qualche chances di scudetto Pradè ha aggiunto che comunque secondo lui ”Napoli e Fiorentina sono le due squadre più in palla” e in vista della prossima sfida di campionato: “Noi andremo lì per fare la nostra partita e cercare di vincerla”.