Fiorentina in visita a Expo al padiglione di Save The Children. E’ un momento certamente magico quello che sta vivendo la Fiorentina, protagonista ieri di una grande vittoria a Milano contro l’Inter che ha portato la formazione di Paulo Sousa a sorpresa in testa della classifica e così i viola ne hanno approfittato per restare nel capoluogo lombardo ancora per qualche ora. Sei giocatori della squadra toscana, infatti, questa mattina hanno fatto visita a Expo dove sono stati ospiti del padiglione di Save The Children.
Si tratta di una scelta non casuale: la Fiorentina, infatti, dal 2010 collabora con l’associazione che si occupa della salute e dei diritti dei bambini che vivono in zone di guerra, anche portando sulla maglia il logo ‘Save the Children’, come sponsor ufficiale.
Khouma el Babacar, Daniele Astori, Ciprian Tatarusanu, Federico Bernardeschi, Jaime Baez e Abdou Lahat Diakhate ne hanno così approfittato per salutare l’interista Giuseppe Sala, commissario unico della manifestazione, che ha accettato di posare con loro per ricordare il 4-1 della notte di San Siro. I giocatori sono confrontati con una gruppo di studenti di seconda media della scuola Schiaparelli di Origgio (Varese).
L’impegno della Fiorentina nei confronti dell’associazione che ormai da tempo occupa nella difesa dei diritti dei più piccoli non è finito qui: dal 12 ottobre al 1° novembre, infatti, i viola sosterranno la campagna di Save the Children, ‘Everyone’, che raccoglie fondi per la lotta contro la mortalità infantile nel mondo. Insieme a Figc e Lega Calcio per un turno di campionato sarà attivata una raccolta fondi.
La Fiorentina ha realizzato per Save the Children anche progetti in Etiopia, come la costruzione di un blocco pediatrico e diagnostico per l’ospedale di Karat e la fornitura di tre ambulanze e la formazione di personale sanitario locale. “Con Save the children abbiamo vissuto una bellissima esperienza – ha detto Astori – che fa capire anche a noi adulti, che pensiamo di sapere tutto, quali sono i problemi che devono affrontare i bambini che vivono in zone di crisi, per crescere e diventare adulti“. “E’ un grande orgoglio portare sulla maglia il logo di Save the children perché secondo me la persona viene prima del Calcio – ha detto Bernardeschi”. “Le grandi questioni dell’umanità – ha commentato Sala – riguardano tutti noi e non solo i politici e le istituzioni. Su temi come lo spreco di cibo ad esempio singolarmente possiamo fare la nostra parte”.