Barcellona fuori dalla Liga, Luis Enrique: "Tutto è possibile"

Barcellona fuori dalla Liga, Luis Enrique: “Tutto è possibile”. Continua a imperversare in Spagna la discussione sulla possibilità di escludere il Barcellona, attuale campione in carica, dalla Liga, un’idea che…

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Barcellona fuori dalla Liga, Luis Enrique: “Tutto è possibile”. Continua a imperversare in Spagna la discussione sulla possibilità di escludere il Barcellona, attuale campione in carica, dalla Liga, un’idea che per molti potrebbe sembrare assurda visto che parliamo di una delle squadre che hanno fatto la storia del suo Paese e non solo. In realtà, però, a lanciare l’allarme proprio nella giornata di ieri era stato il presidente della Liga Tevas facendo riferimento all’idea di vedere la Catalogna diventare indipendente.

Su questa idea ha voluto esprimersi anche l’allenatore dei blaugrana, Luis Enrique, che per ora ha preferito non sbilanciarsi troppo su quello che potrebbe accadere: “A questo punto della mia vita posso immaginare qualsiasi cosa. Tutto è possibile, non solo nel calcio ma in tutte le cose della vita’‘.

Su un tema così importante che inevitabilmente coinvolge tutti gli appassionati di sport spagnoli aveva detto la sua nella giornata di ieri anche il presidente del Consiglio superiore dello Sport spagnolo, Miguel Cardena. Era stato infatti ribadito che “in caso di indipendenza della Catalogna nè il Barcellona nè l’Espanyol potrebbero giocare nella Liga perché la legislazione lo proibisce. La legge sportiva, infatti, stabilisce che l’unico Stato che può esibirsi in gare nazionali è Andorra”.

Il presidente della Liga, però, è allo stesso tempo consapevole che una situazione di questo tipo potrebbe creare conseguenze che non dovrebbero essere sottovalutate: “Se si spacca la Spagna, si spacca la Liga. Speriamo di non giungere mai a questa assurdità”.

Pochi giorni fa anche l’ex allenatore del Barcellona Pep Guardiola aveva voluto dire la sua su una vicenda così spinosa e non ha nascosto un’azione clamorosa di cui si sarebbe reso protagonista: Se fosse esistito uno stato catalano, avrei giocato con la sua nazionale perché io sono di Santpedor. Ma sono stato felice di aver giocato per la Spagna e l’ho fatto sempre nel miglior modo possibile”. Parole di questo tipo hanno suscitato certamente reazioni non per tutti positivi per l’attuale tecnico del Bayern Monaco era indispensabile schierarsi ora che è candidato alle prossime elezioni regionali come ultimo nella lista per la coalizione Junts pel Sí ed è uno dei testimonial più famosi per la campagna di ’Ganaremos’, che sostiene la creazione di strutture sportive statali catalane.