Tevez: “Mi piacerebbe essere presidente del Boca Juniors”. La nuova stagione di Serie A sta per ripartire e vedrà ancora una volta la presenza della Juventus, reduce da quattro scudetti consecutivi, partire da favorita, ma senza la presenza in campo di un giocatore importante e decisivo come Carlitos Tevez, che ha deciso di ritornare in Argentina. L’attaccante sembra essere ormai ben calato nella nuova realtà, anche se si tratta di un ambiente che conosce bene visto che nel Boca Juniors ci è cresciuto e ha giocato per anni.
Lo spirito da guerriero in campo e fuori a lui non è mai mancato e lo ha dimostrato anche in un’intervista televisiva dove ha confessato che in futuro gli piacerebbe ricoprire un incarico davvero prestigioso: “Mi piacerebbe essere presidente del Boca Juniors, ma dovrei preparami, non vorrei farlo solo per il nome o perchè sono simpatico alla gente” – ha detto alla rete America TV.
Il giocatore ci ha tenuto inoltre a ricordare le ragioni che lo hanno spinto a fare ritorno in patria, nonostante fosse in un club che gli aveva offerto “un contratto in bianco e le proposte ricevute da Shangai, milioni di dollari”. “Sono tornato per la famiglia…per gli amici del quartiere ‘Forte Apache’, voglio vivere qua. Non ho bisogno d’altro“. Tevez ha inoltre voluto ricordare “quanto Messi abbia sofferto per le critiche dopo la sconfitta dell’Argentina contro il Cile nella finale della Coppa America, e per il fatto che la gente lo ha poi ‘ucciso’ come ha fatto. Se uno fosse al suo posto – ha precisato – avrebbe ovviamente voglia di mandare tutto al diavolo e non venire più”.
L’attaccante infine ha voluto lanciare un monito importante ai più giovani che sognano di ricalcare le sue orme e che lo vedono come un vero e proprio idolo: “Non si nasce sapendo giocare a calcio. Basta vedere uno come Messi, che non segnava di punizione, ora invece si allena e va in gol. E Cristiano Ronaldo era d’altra parte il primo ad arrivare agli allenamenti e l’ultimo ad andarsene”.