Supercoppa italiana regia cinese – La Juventus batte la Lazio per 2-0 allo allo Shanghai Stadium e si aggiudica la sua settima Supercoppa italiana, superando nell’albo d’oro del trofeo il Milan, fermo a 6 vittorie. Ma al di là del meritato successo dei bianconeri, che hanno avuto la meglio della squadra di Stefano Pioli grazie a un gol di testa di Mario Mandzukic su cross dalla sinistra di Lichtsteiner e al raddoppio di Pablo Dybala, fuori dal campo è polemica per le pessime condizioni del terreno di gioco e per la qualità della regia e della produzione televisiva dell’evento, trasmesso in esclusiva da Rai 1.
Il campo, rovinato dai molti concerti ospitati dallo stadio di Shanghai nelle settimane scorse, ha reso difficile per i 22 in campo esprimersi al meglio, anche a danno dello spettacolo, ma è stata soprattutto la qualità della produzione tv, comprese le scelte della regia su inquadrature e replay, a scatenare le proteste sui social network dei tifosi delle due squadre e degli appassionati di calcio.
Nel mirino è finita in particolare la Rai, che si è aggiudicata i diritti di trasmissione per il triennio 2015-2018 della Supercoppa Italiana oltre che della Coppa Italia per 66 milioni di euro, tanto che il giornalista del servizio pubblico incaricato della telecronaca della partita si scusato più volte per i disagi, sottolineando tuttavia che sia la produzione sia la regia televisiva erano appannaggio della tv cinese, incaricata dalla Lega di Serie A.
Non è detto però che la polemica si chiuda qui. Potrebbero infatti esserci ripercussioni all’interno dell’assemblea della stessa Lega di Serie A, che come sottolineato da molti addetti ai lavori aveva il compito di organizzare produzione e regia della Supercoppa. La partita di Shanghai, al di là dello spettacolo offerto da Juventus e Lazio, non è stata certo, proprio per la qualità delle immagini, un grande spot per il calcio italiano. Eppure giocare in Cina avrebbe dovuto servire proprio a promuovere all’estero la Serie A. Peccato che, forse anche per la concomitanza con l’avvio della Premier League, nessuna emittente britannica abbia trasmesso in diretta Juventus Lazio.
Ma perché la scelta di giocare in Cina? Nel 2009 la UVS (United Vansen Sport) chiuse un accordo con la Lega Serie A: nell’arco temporale di cinque anni si sarebbero giocare in Cina tre edizioni diverse della Supercoppa. Un’intesa da quasi 10 milioni di euro, di cui 9 (3 per ogni finalista) garantiti ai club sotto forma di gettone. Lazio e Juve, per aver giocato su un campo di patate, porteranno a casa un assegno da 1,5 milioni a testa. Vitto, alloggio e spese aeree pagate. Alla Lega una quota di 300 mila euro.
La Rai si difende e attacca al Lega di Serie A
La Rai aveva “unicamente” i diritti di messa in onda della partita tra Juve e Lazio a Shanghai per l’assegnazione della Supercoppa italiana, mentre i diritti di ripresa e di regia televisiva dell’evento erano della Lega Calcio e ad essa sono rimasti. Lo ha precisato in una breve nota l’azienda di viale Mazzini, prendendo le distanze da una trasmissione su cui sono piovute molte critiche – anche sui social network – per la scarsa qualità delle immagini. La Rai rinnova quindi le scuse ai telespettatori, così come a più riprese – va ricordato – aveva fatto durante la telecronaca della partita di calcio l’inviato del servizio pubblico nel precisare le responsabilità per l’accaduto.
La posizione della Lega di Serie A
Chiamata in causa dalla Rai e dal comitato di redazione di Rai Sport la Lega di Serie A prende posizione in merito alla diretta di Juventus-Lazio. “In relazione alla qualità delle immagini televisive della Supercoppa TIM 2015, la Lega Serie A”, fa sapere in una nota, “precisa che la produzione e la regia televisiva dell’evento, come in tutte le precedenti edizioni in Cina, sono state fornite dalla UVS Co.LTD, società cinese licenziataria dell’organizzazione della competizione, che le ha appaltate all’emittente locale Shanghai TV”.